Belgio, Nainggolan: "Se non piaccio a Martinez, me lo dica. Mercato? Io gioco già in un top club". VIDEO!

16.12.2016 22:33 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Traduzione in collaborazione con Gianni Contestabile
Belgio, Nainggolan: "Se non piaccio a Martinez, me lo dica. Mercato? Io gioco già in un top club". VIDEO!
© foto di Twitter AS Roma

Radja Nainggolan, centrocampista della Roma, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Eleven Sports: "Ci sono molti modi per vincere delle partite. Abbiamo vinto parecchie gare giocando bene, contro il Milan paradossalmente abbiamo praticato un calcio meno buono ma abbiamo dimostrato di avere il carattere per vincere. La stagione scorsa era diverso. Se avessimo disputato lo stesso stile di gara di lunedì avremmo probabilmente perso. Preferisco vincere 30 partite giocando cosi che vincerne una sola di tanto in tanto e giocando molto bene".

Questo può fare la differenza a fine stagione?
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Vittorie come quella contro il Milan sono molto importanti nel conteggio finale. La Juve non sviluppa per forza un bel calcio ma questa squadra possiede una mentalità vincente. Quando il calcio non basta, loro vincono con il carattere. Anche noi abbiamo parecchio progredito in questo durante la stagione".

Se il distacco dovesse salire a 7 punti, la corsa al titolo si potrebbe considerare finita? 
"Se la Juve continua a giocare come vedo, tutto resta aperto. Certo che 7 punti significa che bisogna vincere 3 partite in più rispetto a loro. E sappiamo che 3 sconfitte per i bianconeri sono qualcosa di enorme".

Sulle voci di mercato che ti vedono in Premier alla corte di Conte
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Mahè sempre bello sentirsi importante per certi top club ma io penso seriamente di essere già in top club. Sono molto felice qui. Il mercato è molto lontano e io mi concentro sulle mie prestazioni con la Roma".
(traduzione a cura di Gianni Contestabile)

 

Poi Nainggolan parla della Nazionale: "Non è che io non mi fidi dell'allenatore. La prima volta che l'ho incontrato, aveva già un 11 di base e ho trovato strano essere stato escluso da allora in poi. Tutti pensano che io abbia dei problemi con i ct da quando Wilmots mi escluse dal Mondiale 2014, ma non è vero. Sanno dove trovarmi e possono stringermi la mano, ma ho paura di essere assente anche per le successive convocazioni. Ci saranno svariate ragioni, magari in quattro mesi non sarò al top, non si può prevedere il futuro... Se non piaccio a Martinez, sarei felice che me lo dica subito. Le persone non si immaginano lo stress a cui è sottoposto un calciatore. Io non sono un fumatore compulsivo, è solo un modo per rilassarsi e sentirsi a proprio agio in campo. Questa è una falsa scusa. Non ho mai perso un solo allenamento, anche dopo la festa. In caso contrario, io non lo farei. Io sono un calciatore, mi giudichi sul mio rendimento su un campo. In Italia mi rispettano per quello, in Belgio ho l’impressione che cercano solo di affrontare ciò che non dovrei fare. L'amichevole quando non fui convocato? Per migliorare la mia condizione fisica, ho giocato una partitella a Roma, ma si trattava di una partita di allenamento. Hanno detto allora che avrei preferito giocare una partita amichevole che la squadra nazionale. Questo non è vero. Io ancora non ero pronto fisicamente e così ho pensato che non aveva senso di lasciare Roma. La nazionale è sempre stato un obiettivo per me”.