Andreazzoli: "Abbiamo saputo soffrire. Grande prova di Stekelenburg e Romagnoli"

03.03.2013 22:53 di  Alfredo Garofalo  Twitter:    vedi letture
Andreazzoli: "Abbiamo saputo soffrire. Grande prova di Stekelenburg e Romagnoli"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Andreazzoli a Sky Sport

“Questa sera punti e sentimento? Si mi piace questo titolo. Vincere anche quando non si è brillanti? Io credo da questa gara si possono trarre elementi positivi. Abbiamo dimostrato di saper soffrire e di vedere le qualità del nostro portiere. In definitiva, siamo andati sotto di tre gol a Genova pur meritando di vincere nettamente. La differenza indubbiamente la fanno i calciatori. Noi siamo stati bravi a soffrire ma il secondo tempo è stato buono. Abbiamo cambiato assetto tattico con un sistema diverso. I ragazzi si sono adattati bene e la squadra è venuta fuori. Nel primo tempo arretravamo troppo? Occorre tenere in considerazione il valore degli avversari. Noi abbiamo giocato sicuramente al di sotto. Escluso Stekelenburg e Romagnoli, gli altri si sono espressi con un 20% in meno. Romagnoli? Il ragazzo è bravo. Se non avesse queste qualità io non l’avrei preso in considerazione. Io non avevo dubbi sul fatto che facesse bene. Il gol è stata la classica ciliegina anche se a dire il vero ci speravamo per il modo di difendere a zona del Genoa sui calci da fermo. Troppi tiri in porta da parte del Genoa? Quando subiamo una serie di corner consecutivi e vai in affanno, si può perdere qualcosa dal punto di vista della sicurezza. Non siamo quasi mai riusciti a uscire con qualità in quelle situazioni. Dove dobbiamo migliorare? Dobbiamo migliorare sicuramente l’aspetto dei gol subiti ma occorre crescere anche sotto altri punti di vista. Dobbiamo avere una struttura di gioco che ora non abbiamo. Se Totti può raggiungere Piola? Non saprei ma ha già raggiunto un grande risultato. Io l’ho trovato a 100 gol ora è arrivato a 225. Pjanic? La caviglia è molto gonfia ma speriamo non sia un problema grave".

Andreazzoli ai microfoni della Rai

“La partita di oggi? Abbiamo iniziato bene, poi abbiamo sofferto tanto i loro corner, ma il nostro portiere è stato molto bravo, i miei giocatori sono stati bravi nella ripresa a fare ciò che ho chiesto loro. Infatti, siamo poi stati premiati con il risultati. Stekelenburg? Ho già dato merito all'olandese, è stato molto bravo anche nel secondo tempo ma non è una sorpresa. La vera sorpresa è Romagnoli. Le mie scelte tattiche? Nella testa degli allenatori scorrono tanti pensieri. Noi abbiamo in testa il fatto di uscire con gli esterni, lo abbiamo fatto bene a destra, un po' meno a sinistra. Abbiamo sbagliato alcune facili situazioni, che potevamo creare imbarazzo agli avversari. Cerchiamo di mandare dentro gli esterni, che manteniamo in posizione molto alta affinché possano inserirsi. Noi non vogliamo entrare centralmente, vogliamo giocare anche sugli esterni, per questo chiedo ai miei esterni di essere molto larghi. Se adesso Stekelenburg conosce l'italiano? Abbiamo fatto studiare Stekelenburg (ride ndr). No, non è una battuta, è la verità, farà poi un'intervista in italiano. Il terzo posto? Non lo dico, è la nostra speranza, stiamo a cinque punti, tutto può succedere, noi ci speriamo. E' chiaro che non è facile, dipende da noi ma anche dagli altri. Comunque, meglio stare a cinque punti che con un distacco maggiore”.

Andreazzoli a Mediaset Premium



"Stasera abbiamo sofferto oltremodo. Siamo partiti bene ma il Genoa ci ha messo in difficoltà per proprio merito. Nel primo tempo ci è mancata la qualità, abbiamo sbagliato parecchie uscite nelle azioni importanti. Quando succede questo vai un po' in ansia. Una serie infinita di calci d'angolo ce l'ha aumentata, poi ci ha tenuto in piedi la bravura del nostro portiere e l'applicazione dei nostri ragazzi.  Lamela e Osvaldo in affanno ultimamente? Non voglio parlare delle individualità. C'è molto da dire sull'esito della gara, parleremo dei singoli tra di noi. Sono soddisfatto di tutti. Nel primo tempo ho detto ai ragazzi che eravamo al di sotto delle nostre possibilità e in Serie A questo lo paghi. Poi ci siamo ricompattati, nel secondo tempo siamo stati bravissimi, abbiamo cambiato sistema di gioco e qui è stata la bravura della mia squadra nell'adattamento. Infatti siamo riusciti a tener bene ed essere pericolosi. Pjanic? Credo non siano belle notizie. Mi hanno riferito di una caviglia assai gonfia. La festa di Totti? Ho visto le immagini in televisione, l'ho visto emozionato e mi fa piacere. Vedere questo negli occhi di un ragazzo che è abituato a questi risultati è sempre un piacere, poi quando ci sono i bambini di mezzo il cuore trema a tutti. Stekelenburg è uno dei portieri più forti al mondo, non lo scopriamo stasera. L'ho sempre apprezzato, poi quando non si sta bene fisicamente ogni atleta è limitato. Ma sulla persona e sul portiere non ci sono dubbi, è fortissimo. De Rossi?
Stasera mi è piaciuto. Ancora siamo indietro ma lo sapevamo. Ci siamo dati l'obiettivo di tre settimane per rimettere a posto le cose e ci siamo quasi. Quando c'è stato bisogno ha randellato, ha fatto giocate di grandi qualità. C'è stato un passo in avanti. L'ipotesi di una mia permanenza il prossimo anno? Io queste voci non le ho sentite. Se ci sono fanno piacere, ma le voci non portano lontano, contano i fatti. Io sto lavorando per una società che ha avuto coraggio nell'affidarmi il compito che sto svolgendo come mi è stato richiesto. Ho un contratto lungo, la società ha bisogno di questo in questo momento e io lo faccio. Poi tireranno le somme. Se è cambiata la tipologia d'allenamento?
Noi alterniamo i ritmi di gioco, e dobbiamo migliorare questo aspetto. Abbiamo cambiato qualcosa sull'allenamento rispetto a prima ma i ritmi si ottengono col gioco di squadra".

Adreazzoli a Roma Channel

"Il Capitano? Bisogna dargli onore, è veramente meritevole; è un piacere giocare con lui, stiamo insieme da molti anni e quindi è chiaro che c'è sentimento tra di noi. Romagnoli? L'ho detto ieri in conferenza, per me lui può giocare da giocatore di Serie A e l'ha dimostrato; non ho visto una sbavatura oggi, insieme a Stekelenburg hanno giocato una partita da 10. Romagnoli è molto umile, sa quando parlare e quando stare ad ascoltare; è uno di quelli che fa, invece di dire. Ero tranquillo, dopo l'infortunio di Marcos sapevo che potevamo contare su di lui. Lo so che la squadra oggi ha sofferto e che forse il Genoa meritava di più, ma abbiamo reagito, abbiamo saputo combattere. Questa è una cosa da apprezzare, è un segno di crescita; poi ci manca ancora la qualità di imporci, ma è pur vero che siamo anche in grado di adattarci all'avversario, siamo molto duttili. Il terzo posto? Stasera siamo a cinque punti dal terzo posto, siamo lì; non dipenderà solo da noi, ma ce la metteremo tutta. Di tempo ce ne è poco, dobbiamo darci da fare per colmare ancora delle lacune. Questa partita poteva esser vinta diversamente, con maggiore scarto, ma si sa, il calcio è così. Questi 9 punti nella quattro gare ce li siamo meritati e non sono pochi. Spesso ci dimentichiamo che ci sono anche gli avversari e a volte bisogna accettare che sono più bravi di noi".

Andreazzoli in conferenza stampa

Vittoria importantissima? Mi sembra scontato che l'obiettivo sia il massimo risultato, è una vittoria importante particolarmente perché abbiamo sofferto molto. In certi frangenti siamo stati premiati, contro una squadra che ci ha messo in ansia con una serie infinita di angoli. Ci ha fatto perdere un po’ la fisionomia di gioco. Non abbiamo fatto una prestazione al nostro livello nel primo tempo, questo ha permesso al Genoa di metterci sotto per buona parte del primo tempo. Ma è stato un buon banco di prova, abbiamo saputo soffrire, abbiamo combattuto, la prerogativa che non faceva proprio parte del nostro dna. A fine primo tempo ho detto ad ognuno di alzare la propria prestazione, lo abbiamo fatto e abbiamo riequilibrato la partita. Poi abbiam cambiato sistema e devo fare i complimenti ai ragazzi per come si sono adattati, contro una squadra che meritava di più. La Champions? A 5 punti si sta meglio che a 10, però ci sono anche altre squadre. L'importante è essere vivi, avere un obiettivo. Dipendi dagli altri quando sei dietro, ce la metteremo tutta. Per ora abbiamo alzato l'asticella cercheremo di portarla ancora più in alto ma saltare a 2,40 non siamo ancora capaci. Migliorati nella lettura delle gare? Questo non lo so, ma i numeri danno un valore a quel che accade. E' un dato di merito, una squadra che riesce a perseguire un risultato nell'arco dei 95 minuti senza perdere concentrazione e idee, ha un punto di merito. La partita con la Samp, mentre oggi meritavamo meno, lì meritavamo nettamente. Il gol annullato di Lamela ci portava al 3-0 o almeno 2-0, quel che abbiamo perso quel giorno lo abbiamo preso oggi. Ringraziamo Stekelenburg perchè ci ha tenuto in vita, ha dimostrato il suo valore assoluto. Lo sapevamo e non avevamo dubbi. C'era da aspettare che stesse bene, si parla di uno tra i migliori al mondo. Noi in difficoltà? Devo rileggere attentamente la partita. Ma non so quanti calcio d'angolo abbiamo subito nel primo tempo. Avevamo comandato noi, poi abbiamo sbagliato situazioni facili che non son da noi, anche nei nostri migliori giocatori. Perciò quando inizi a prendere ripartenze che originano tanti calci d'angolo, vai in ansia e perdi la tua fisionomia che avevamo all'inizio. Poi nel secondo tempo abbiamo cominciato bene ed è stata una gara almeno pari, ma noi siamo meritevoli, forse abbiamo ottenuto qualcosa di più di quel che meritavamo, ma abbiamo combattuto e voluto questa vittoria. E' un passo in avanti superare la difficoltà. Aggettivi per Totti? Uno non basta. E' un bravo ragazzo, a parte che ho un'amicizia particolare con lui, è un mio calciatore e lo devo guidare ma è un amico, lo stimo come persona, sul piano tecnico che mi invento? Io lo conosco come persona, da vicino, non ce ne sono molte di persone che potrebbero avere il potere che ha lui e lui non lo usa in nessuna maniera, mai, a suo vantaggio. Pjanic? "E' arrivata una buona notizia su Pjanic, non ci sono fratture, è una distorsione anche se credo che non sia una distorsione di quelle semplici. Sono d'accordo con l'analisi che hai fatto, ribadisco il concetto di prima, non è facile quando sei surclassato uscire fuori, la forza è anche la concretezza e la disponibilità a cambiare pelle tatticamente. Nel primo tempo ci sono anche responsabilità mie perchè l'assetto scelto lasciava superiorità numerica in mezzo, io volevo questo perchè volevo sfruttarla sulla linea difensiva loro. Per certi frangenti è stato un vantaggio, poi però abbiamo dovuto cambiare e siamo passati al 4-3-3, abbiamo rimesso a posto le cose. Forse abbiam fatto qualcosa in più di loro, due gol per esempio. Il calcio si gioca così, devi confrontarti con gli avversari e in alcuni momenti ti devi adeguare".