Primavera: Sini sta diventando un caso?
Un fulmine a ciel sereno potrebbe minare la tranquillità della Primavera, capolista solitaria del girone C in campionato e già qualificata per gli ottavi di finale dei play off tricolori. Simone Sini, terzino sinistro classe ’92, uno dei principali punti di forza del gruppo affidato a De Rossi senior, non è più tra gli insostituibili della formazione giallorossa. Nel corso della regular season, il diciottenne nato a Milano ha giocato meno del previsto. Prima problemi muscolari, poi una forte distorsione alla caviglia sinistra rimediata contro il Napoli a Trigoria nell’ultima uscita del 2009, ora si parla di pubalgia. Problema del quale, in effetti, il difensore soffre. Ma non è tutto perché sabato scorso, pur essendosi allenato qualche giorno agli ordini di Ranieri (senza accusare difficoltà o inconvenienti fisici), all’ultimo momento Sini è stato cancellato dalla lista dei convocati per il derby con la Lazio. Partita poi persa dalla Roma (1-2 il finale). Esclusione sicuramente strana, quantomeno curiosa, che va ad aggiungersi ad altri due episodi recenti. Sia contro il Bari che nel match con l’Ascoli, sempre al “Fulvio Bernardini”, Simone è stato convocato, inserito tra i titolari, ma depennato dalla formazione iniziale pochi minuti prima di scendere in campo.
“Un risentimento muscolare”, la motivazione ufficiale del tecnico. Tra l’altro, il difensore non ha ancora rinnovato il proprio contratto con il club di Piazzale Dino Viola. Scrittura in scadenza il 30 giugno del prossimo anno. E che, nell’eventualità di un mancato accordo, permetterebbe all’ex capitano dell’Under 17 azzurra, di firmare per un’altra società già a febbraio 2011. Dunque, nel caso fossero sufficienti due indizi a formare una prova, qui ne abbiamo addirittura quattro. La Roma ha provato ad anticipare i tempi proponendo il prolungamento al calciatore (attualmente senza procuratore dopo aver divorziato da Cavalleri e Tinti), che ha rifiutato. Cosa succederà adesso? A Trigoria bisognerà cercare un riavvicinamento con Sini, elemento fondamentale nello scacchiere di mister De Rossi per la corsa al tricolore di categoria. Altrimenti c’è il rischio di lasciarsi sfuggire (si dice che piaccia all’Inter e alla Fiorentina) uno dei baby di maggiore talento cresciuti nel vivaio romanista. E, visti i casi De Martino e Petrucci, non sarebbe la prima volta.