Tutto da rifare
Quando Spalletti sembrava aver trovato una continuità di lavoro con la linea difensiva formata da Florenzi (in attesa di un altro terzino), Manolas, Juan Jesus e Mario Rui ecco che l'infortunio al legamento crociato del ginocchio del portoghese fa saltare tutti i piani. Costringendo Sabatini e Spalletti a ricominciare da capo. Facciamo l'appello: solo in difesa mancano tre pedine. Servono un terzino destro, uno sinistro e un centrale difensivo. Con le difficoltà che la Roma sta trovando per trovare un centrale e un terzino destro, sembra difficile che possa arrivare anche un esterno basso sinistro, almeno prima del preliminare, che costituirà uno spartiacque della stagione giallorossa.
PIOGGIA DI SOLDI - Passarlo significherebbe poter sperare in qualche colpo di mercato in extremis, finire in Europa League significherebbe accusare una pesante battuta di arresto, dovuta ai tanti, troppi, milioni che i giallorossi non incasserebbero, regalandoli tra l'altro a Napoli e Juventus. Il budget che l'Uefa assegna ogni anno all'Italia va infatti suddiviso tra le partecipanti alla Champions, in base alla classifica dell'anno precedente e al cammino in Coppa delle partecipanti. Finendo in Europa League, la Roma incasserebbe di meno e darebbe la sua parte a Juve e Napoli. Un doppio disastro, per intenderci. In questa situazione così ingarbugliata, urge un intervento proprio nel reparto che più ha sofferto lo scorso anno. In queste ore si stanno facendo i nomi di alcuni terzini sinistri (molto difficile il ritorno di Dodò, che ha anche cambiato procuratore) ma l'impressione è che arriveranno al massimo due giocatori, uno dei quali capace di ricoprire due ruoli. Magari un terzino arruolabile sia a destra che a sinistra oppure un centrale che possa fare il terzino destro, o sinistro, considerando che Juan Jesus può spostarsi anche sulla fascia sinistra. Urge ripescare la famigerata manovra a coda di gatto maculato e urge farlo in fretta.