Scudetto: ma non doveva essere una corsa a due?
Mentre la Roma si appresta a preparare il derby più importante degli ultimi anni, questa sera andrà in scena il match che aprirà la 34° giornata di campionato: Inter-Juventus. All'andata finì 2-1 per i bianconeri grazie ad un euro-gol di Marchisio che chiuse la gara. Stavolta, a cinque giornate dal termine, la sfida assume un'importanza rilevante e il clima avvelenato di questi giorni non ha di certo aiutato ad abbassare i toni. Le intercettazioni pubblicate recentemente hanno riacceso quella rivalità, purtroppo non sportiva e forse mai sopita, che ha portato ad un avvenimento impensabile fino a pochissimo tempo fa: la maggior parte dei tifosi juventini 'tiferà' Roma nel rush finale del campionato sperando che lo scudetto possa fermarsi a Trigoria. Roba mai vista.
L'Inter è l'unica squadra italiana ancora in lotta su tre fronti: campionato, Champions League e Coppa Italia segno evidente che i miliardi petroliferi del Sig. Moratti hanno avuto il loro effetto. La Juventus, la vera fallita di questo campionato, era partita con l'obiettivo dichiarato di vincere il tricolore: il mercato faraonico di Blanc & Co. aveva sbaragliato la concorrenza e le fanfare da parte della stampa nazionale - con tanto di interviste presentate in pompa magna - avevano appena iniziato a suonare. Tutti gli addetti ai lavori erano d'accordo nell'affermare che i bianconeri avrebbero dato del filo da torcere ai nerazzurri. Una lotta a due. Proprio come ai vecchi tempi. Ricordate quel Roma-Juventus del 31 agosto 2009? Una doppietta di Diego e il gol di Felipe Melo (i due acquisti più rappresentativi del nuovo corso bianconero) avevano fatto gridare al miracolo: Diego paragonato a Maradona, la Juventus al Brasile di Falcao e Socrates.
Oggi, esattamente 228 giorni dopo, la squadra di Ranieri e Rosella Sensi si trova davanti a tutti: l'Inter ad un solo punto, la Juventus lontana anni luce a -17. Il chiacchiericcio mediatico e i giudizi dati troppo frettolosamente hanno fallito, come spesso accade. Siamo noi, questa sera, a poterci permettere di guardare dall'alto dei nostri 68 punti due formazioni che sono state spesso protagoniste - in negativo - della storia passata e presente del calcio italiano. Abbiamo già vinto ma, come Rabelais ci insegna, l'appetito vien mangiando.
Tutti i tifosi romanisti sono chiamati a raccolta: che 'l'Operazione Gufo' abbia inizio.