Roma eterna incompiuta: sbagliato puntare su Dodò a Parma, male De Rossi come regista. La grinta di Lamela, positivo l'esordio di Goicoechea

Nato a Roma il 7 febbraio 1973, nel 2000 inizia a collaborare con Eurosport. Nel 2003 contribuisce alla nascita di Sportitalia di cui diventa dal 2006 responsabile della redazione romana e inviato per la Nazionale di calcio
03.11.2012 00:00 di  Marco Terrenato   vedi letture
Roma eterna incompiuta: sbagliato puntare su Dodò a Parma, male De Rossi come regista. La grinta di Lamela, positivo l'esordio di Goicoechea
© foto di Vocegiallorossa.it

Ancora un 3-2, ancora una rimonta subìta, soprattutto ancora una sconfitta: la quarta su dieci partite di campionato. La Roma di Zeman non cresce e, anche contro il Parma, paga disattenzioni clamorose della retroguardia.

Non basta l'alibi di un campo reso impossibile dalla pioggia, perché lo stesso valeva per gli uomini di Donadoni, più bravi a sfruttare gli episodi e soprattutto a infilare la fragilissima linea difensiva giallorossa, dove si evidenzia l'errore di puntare di nuovo su Dodò, non in grado di giocare due partite in appena tre giorni.

Inutile, per la seconda gara consecutiva, la prodezza di Lamela, al suo sesto gol stagionale, il migliore della squadra per giocate e grinta, capocannoniere di una Roma sempre più in ritardo sul treno che porta al terzo posto e alla Champions League, ora distante 8 punti. Volendo ribaltare la classifica, sono solo 6 quelli di vantaggio sulla zona retrocessione.

E' andata male anche la prova di De Rossi in regia, con Bradley e Florenzi ai lati, una mediana comunque difficile da giudicare su un terreno divenuto presto un'enorme pozzanghera.



Ma la Roma ha il torto di non difendere il prezioso vantaggio iniziale del 'Coco' e di subire con Belfodil e Parolo, in appena 3 minuti, il controsorpasso di un Parma non certo irresistibile e che da 7 anni non batteva i giallorossi.

L'esordio molto positivo di Goicoechea, entrato nella ripresa per l'infortunato Stekelenburg, non è sufficiente ad evitare la terza rete parmigiana di Zaccardo e, dopo il gol di Totti - numero 218 in serie A, l'unico a difendere le idee del boemo - la Roma sfiora soltanto un pareggio che forse per impegno avrebbe anche meritato.

Ma tant'è: questa squadra, zemaniana solo nei numeri, con il miglior attacco e la peggior difesa, oltre due gol a partita subìti rimane un'eterna incompiuta e soprattutto nella sua fase difensiva dovrà dare una svolta come
auspicato nel prepartita dal dg Baldini. "Dobbiamo imparare a difenderci, è il nostro tallone d'Achille". Quasi una premonizione, più che altro una dura realtà. E, a 10 giorni dal derby, a Trigoria per Zeman c'è già aria di ultima spiaggia.