Rispondere allo smacco

Nato a Roma il 26/03/1986, è vicedirettore di Vocegiallorossa.it, AS Roma Scout per Perform Group. È stato caporedattore e conduttore della trasmissione "Diario di bordocampo" a Radio Incontro 105.8FM
15.06.2016 08:45 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Rispondere allo smacco

Neanche è iniziata la prossima stagione e la Juve ha già vinto il primo scontro diretto con la Roma. È questo, forse, al di là delle questioni di tradimento di maglia (siamo nel 2016 e in qualsiasi ambito professionistico soldi e ambizioni sono sempre i fattori preponderanti quando ci si ritrova di fronte a una scelta), quello che dà più fastidio dell’affaire Pjanic. Le parole, si sa, lasciano il tempo che trovano e sono sempre i fatti a contare. La situazione era chiara: la Roma per non vedersi sfuggire a parametro zero Pjanic, in “modo laborioso e simbolico” nel maggio del 2014 gli aveva rinnovato il contratto a un ingaggio maggiorato, per poi dare mandato a venderlo all’estero la stessa estate. Nessun acquirente trovato e l’antenata della mossa del gatto maculato riuscì nel proprio intento. A distanza di anni, con Pjanic di nuovo prossimo alla scadenza (30 giugno 2018) e con una clausola rescissoria inferiore a quelle che di solito vengono messe nero su bianco (ma ricordate la situazione al momento del rinnovo), ma pur sempre una somma importante, si è venuta a creare una situazione ottimale per venditore, acquirente e giocatore. Il resto è storia. Se però da una parte nell’economia e nella gestione della società Roma le condizioni della cessione di Pjanic (32 milioni e 8 lordi risparmiati di ingaggio) sono state favorevoli, il problema è che ad oggi, con il campionato ancora da iniziare, la Juventus ha già fatto suo il primo scontro diretto contro i giallorossi. Un colpo importante, con conseguente contraccolpo psicologico per chi, come la squadra di Spalletti, punta a colmare il gap dalla squadra penta-campione d’Italia. Sul campo, concetto caro agli juventini, la squadra bianconera ha dimostrato di essere superiore alla Roma, che altresì, con Sabatini DS era riuscita sempre a vincere i duelli di mercato con la vecchia signora: Nainggolan, Iturbe, Destro. Ora invece, di prepotenza (la clausola c’è, ma gli anni di contratto rimanenti erano ancora 2 e devi sempre convincere il calciatore ad accettare) ha strappato Pjanic a una diretta concorrente.

Giudizi tecnici, di personalità, a parte (è sempre stato un giocatore che divideva la piazza), si son trasferiti da Roma a Torino 10 gol e 12 assist (contando solo la Serie A). Tanti. Troppi. "Ho prolungato e penso che il progetto sia grande e ambizioso e possiamo puntare ancora più in alto. Abbiamo lottato per essere alla pari con la Juve e bisogna fargli i complimenti per il campionato straordinario che hanno fatto. Ma sono certo che dal prossimo anno potremo essere noi a vincere". Questo Pjanic al momento del rinnovo con la Roma. Parole che a oggi lasciano degli interrogativi: il progetto Roma vede un ridimensionamento? Lottare alla pari con questa Juventus non è possibile? Il mercato deve ufficialmente ancora iniziare. Il tempo non manca, ma bisogna fare presto perché il 16/17 agosto la squadra è chiamata al primo crocevia della stagione, quel preliminare Champions League imprescindibile per l’aspetto economico e di crescita del blasone internazionale della squadra. La società è chiamata nel minor tempo possibile a dare un segnale. Rispondere allo smacco subito dalla Juventus con un importante colpo di mercato