Luis Enrique ha cambiato le regole del nostro calcio
A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno è tempo di fare un bilancio su quello che è stato fin qui il percorso della Roma. Un cammino lungo e ricco di avvenimenti che hanno cambiato inesorabilmente l’anima della squadra. A partire dagli allenatori: da gennaio ad oggi sulla panchina dei giallorossi si sono intervallati tre validi professionisti, ognuno con la propria idea di calcio. Il primo è stato Claudio Ranieri, romano e romanista doc, finalmente approdato ad allenare la sua squadra del cuore. Ha regalato tante gioie alla Roma fin quando quell’alchimia che lo legava al gruppo non è andata perduta. Poi è stato il turno di Vincenzo Montella. L’aereoplanino nazionale ha ricoperto il ruolo di traghettatore accompagnando la squadra fino all’arrivo della nuova dirigenza. Dalla scorsa primavera, dopo mesi di voci e di false notizie, Thomas DiBenedetto è diventato, ufficiosamente, Presidente della As Roma. Per l’ufficialità si è dovuto aspettare settembre. Un cambio di guardia che ha chiuso la stagione della famiglia Sensi dopo anni di gioie e rimpianti. Anni che hanno ridato alla Roma una credibilità e una visibilità ai vertici delle classifiche europee.
E con l’arrivo della nuova dirigenza a stelle e strisce è arrivata anche una diversa mentalità e un diverso modo di vedere e vivere il calcio. Dopo anni di contestazioni, alcune giuste altre sopra le righe, una vera e propria rivoluzione culturale è stata sposata da tutti i sostenitori della squadra. Una fiducia cieca, accreditata già prima di conoscere e di capire quali fossero i protagonisti di questa avventura. A rendere le cose ancor più sorprendenti è stata la scelta dell’allenatore. Luis Enrique ha rappresentato la prima vera scommessa lanciata dall’attuale proprietà. Il tecnico asturiano, dopo aver allenato la seconda divisione del Barcellona, ha portato gioco e mentalità da Barça a Trigoria. Ha cambiato le regole del nostro calcio, creandosi la sua squadra su misura. Quest’estate abbiamo assistito ad un calciomercato che ha puntato tutto su giovani dal grande talento. Rinunciando a campioni del calibro di Vucinic e Menez, il nuovo corso della Roma ha rinforzato la squadra con fuoriclasse del valore di Lamela, Pjanic e Bojan. Ma questo progetto ha trovato davanti a sé subito degli ostacoli. L’uscita ad agosto dall’Europa League è stata la prima tegola che i giallorossi hanno dovuto affrontare. E poi c’è stato un alternarsi di gioie e delusioni fino alla vera crisi arrivata dopo le sconfitte contro l’Udinese e la Fiorentina. Da quel momento qualcosa è cambiato e adesso stiamo qui a goderci lo spettacolo. Buon anno a tutti.