Destinazione Paradiso (Highway to Hell)
In questo girotondo di partite, chi si ferma è perduto e resta al palo. Lo sa bene la Roma che a 4 gare dal termine vede rimettere in discussione, forse, una delle poche certezze stagionali: la seconda posizione. Appena 2 mesi fa nell'editoriale "Il bivio" scrivevamo di quanto la stagione giallorossa a ogni gara, potesse prendere più direzioni: Tim Cup, Europa League, Serie A. Le defezioni contro Lione e Lazio sono storia passata recente e le ferite ricevute da queste sconfitte hanno lasciato dei solchi più profondi di quanto si potesse pensare. Lo dimostrano i risultati che recitano da marzo a oggi 4 sconfitte, 5 vittorie, 1 pareggio, più altre 2 vittorie che son coincise con altrettante eliminazioni dalle coppe. Lo dimostra il nervosismo della squadra: Dzeko dagli occhi di bragia che dà del furbo a Spalletti durante il cambio di Pescara, Rüdiger che perde la testa al derby, il fatto stesso che la combo, gol sbagliato-gol subito, dopo 10' in cui una squadra tranquilla aveva relegato la Lazio nella propria area di rigore, abbia fatto sciogliere, prestando il fianco agli uomini di Inzaghi, la squadra, con 75' ancora a disposizione. La strada per il paradiso, molto terrestre visto che guardiamo in faccia alle potenzialità umane della squadra e non sogniamo il primo posto, ovvero la Champions League diretta (Spalletti dixit) è lunga e complicata. The Highway to Hell - l'autostrada per l'inferno - invece è velocissima.
Non è un caso la scelta del pezzo degli AC/DC, perché in caso di terzo posto, "l'inferno" sarà il danno economico per la società made in USA. L'esser rimasti fuori già questa stagione dalla Champions ha pesato parecchio sui conti del club, rimanerne fuori per due consecutive comporterebbe o un'altra ricapitalizzazione di Pallotta o un doppio sacrificio tecnico (quasi scontata un'altra opzione alla Pjanic per il bilancio al 30 giugno). Non solo il danno economico, nel caso anche il solito loop che porterebbe all'azzeramento di quella crescita che si era vista durante tutto l'arco della stagione. La Roma infatti tornerebbe al punto di partenza, al preliminare di Champions League e al nervosismo dovuto al non saper affrontare la pressione che l'ha portato a perderlo in quella maniera. Il punto di vantaggio in classifica sul Napoli pone la Roma in grado di guardare dall'alto in basso la diretta rivale. I gol di Keita e il calendario che prevede il Milan, ma soprattutto la Juventus hanno mandato i giallorossi e la piazza in un limbo che durerà 4 giornate o per tutta l'estate, e non parliamo del ballo caraibico, in attesa del preliminare di Champions League (Monchi dovrà dimostrare da subito le proprie capacità manageriali). La Roma si prenderà il proprio posto in campo e noi seduti al suo fianco potremmo trarre il bilancio solo alla fine: destinazione paradiso (paradiso in città) o estate di passione.