Pesante o leggero, il tridente stecca

DALL'INVIATO ALL'OLIMPICO GIANLUCA RICCI
05.05.2010 23:10 di  Gianluca Ricci   vedi letture
Fonte: Vocegiallorossa.it
Pesante o leggero, il tridente stecca
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© foto di Alberto Fornasari

Neanche il tempo di entrare all’Olimpico che inizia a circolare insistentemente una voce: Totti non sarà titolare contro l’Inter, al suo posto giocherà Toni. Ad un’ora circa dall’inizio della finale, l’indiscrezione si trasforma in notizia: il Capitano partirà dalla panchina e, a detta di qualcuno, non l’avrebbe presa neanche troppo bene. Dentro dunque il Numero Uno, protagonista di un discreto secondo tempo sabato scorso al Tardini dopo aver toppato il derby di ritorno con la Lazio e la trasferta di Udine nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Alle sue spalle, in un 4-2-3-1, Simone Perrotta con Taddei e Vucinic esterni. Nella frazione d’apertura l’ex centravanti del Bayern si muove molto, prova a proporsi ma senza fortuna, controllato a vista a turno da un nervosissimo Materazzi e Cordoba. Al 25’ Taddei lanciato in velocità crossa al centro, ma il numero 30 non ci arriva; nell’ultimo dei cinque minuti di recupero poi Samuel lo trattiene in modo evidente per la maglia, tuttavia l’arbitro Rizzoli non ravvisa gli estremi del rigore. Che, riguardando l’azione sui monitor, è netto. All’inizio della ripresa Ranieri fa entrare Totti in luogo di David Pizarro, affidandosi di fatto al ToToVu.

O altrimenti definito tridente pesante, tatticamente parlando un 4-4-2 con il Capitano e Toni in attacco e una linea mediana formata da Taddei e Vucinic ai lati dell’accoppiata v centrale De Rossi-Perrotta. Poi nel corso della seconda frazione fuori il gigante modenese e dentro Menez, per un attacco a tre punte in versione light. Che inoltre nelle battute finali perde Totti, espulso per un evidente fallo su Balotelli. La reazione della Roma è sterile, con o senza Toni o il numero 10 cambia davvero poco e ad aggiudicarsi la Coppa Italia è la squadra di Mourinho. Rinviato quindi l’appuntamento col decimo trofeo e all’attesa stella d’argento. Peggio di così non poteva andare.