Ranieri: "La Roma ha fatto una grande gara, ma siamo stati poco attenti"
Ranieri a Sky Sport
“Il confine tra meriti e demeriti? Diamo i meriti alla Roma che ha giocato una grande gara. Sapevamo che sarebbero partiti forti e non siamo stati opponenti validi. Noi eravamo troppo morbidi e già prima del gol avevamo subìto azioni pericolose. Abbiamo fatto bene, poi ci sono stati questi 10 giorni dove non siamo stati più noi stessi, dobbiamo tirare una riga e reagire. Il cambio di Pazzini? Dal momento che loro avevano 4 centrocampisti contro 2 nostri considerando gli esterni, a centrocampo c’erano solo Cambiasso e Palombo contro De Rossi, Gago, Pjanić e Totti. Se stringevamo trovavano l’esterno e viceversa, non potevamo andare avanti. Se si è rotto qualcosa? Sono convinto di sì, sembra che dopo il derby, quando abbiamo fatto una grande prova, abbiamo scaricato troppa adrenalina e mollato sotto l’aspetto della concentrazione. Da martedì dobbiamo reagire. Poca attenzione? Sicuramente, se vediamo il primo gol sapevamo che Juan era bravo a entrare e gli abbiamo fatto fare gol da solo. La difficoltà è stata nell’attenzione, dobbiamo essere più pronti e non possiamo far saltare un avversario così da solo. Quando sarà pronto Guarin? E’ venuto che ha un problema ad un gemello, vediamo. Dobbiamo recuperare noi stessi, mentalmente e come voglia di fare, poi abbiamo da recuperare Sneijder, Forlan, Chivu, Stankovic… sarà importante mettere quella determinazione che serve per tenere bene il campo. Fragliltà psicologica? Credo che l’aspetto dell’attenzione vada migliorato, avevo fatto vedere immagini ai ragazzi e speravo che non ripetessero quegli errori. Siam caduti e ci siamo rialzati, speriamo che sia ancora così. Thiago Motta? Se volava prima, figuriamoci adesso. Nostalgia? Abbiamo tentato di tenerlo, ma quando un giocatore vuole andar via è giusto che lo faccia. Si sente di aver chiuso il rapporto con tutti, è giusto che sia andato via”.
Ranieri a Rai Sport
"Un ritorno amaro. Meritata vittoria della Roma, noi non siamo scesi in campo, dopo la vittoria con il Milan non siamo più noi. Non siamo determinati e attenti, sapevano di questo atteggiamento della Roma ma abbiamo subito preso gol da angolo. Come lo spiego? Dopo il derby è successo qualcosa, ora dobbiamo tirare una grossa riga e ricominciare. Problemi psicologici? Non credo, la squadra è formata da giocatori esperti. Incosciamente abbiamo pensato di poter tirare il fiato, nei momenti importanti non siamo così attenti e concentrati come dovremmo. Thiago Motta? Abbiamo fatto di tutto per tenerlo, ma quando un calciatore ti dice che il suo tempo a Milano è finito e vuole nuove motivazioni, devi lasciarlo andar via".
Ultimo 4-0 subito costò il posto a Lucescu.
Bella batosta, non abbiamo giocato. Eppure sapevamo che sarebbero partiti forte, siamo mancati in concentrazione, foga, dovevamo averne più noi. Ora ci ritorneremo su...
Tatticamente è sembrata un'Inter messa male in campo. Gli stessi errori commessi con il Palermo...
Nel primo tempo ero entrato con le due punte per poterli colpire in contropiede. Ma con l'abbassamento di Totti erano sempre in superiorità numerica, se coprivamo le fasce avevano libero il centro, se coprivamo il centro avevano troppo spazio sugli esterni. Siamo stati poco squadra nelle manovre della Roma, siamo stati disattenti sulle palle inattive. Ci hanno sorpreso anche sulle palle lunghe, complimenti alla Roma: non abbiamo avuto un periodo di flessione, ma la vittoria nel derby ci ha tolto concentrazione.
La Roma gioca meglio di voi. Non potete fare più di così?
Dobbiamo tornare a giocare da squadra, l'assetto va risistemato. Se perdiamo la nostra identità diventiamo un squadra 'normale'. Aspetto che rientrino gli infortunati Chivu, Sneijder, Forlan, Stankovic.
La cessione di Thiago Motta... la squadra non è generosa come una volta?
Non credo. Io non volevo perdere Thiago Motta, abbiamo fatto di tutto per farlo rimanere, è lui che se n'è voluto andare. Per una settimana ci ha ripetuto che voleva andar via. E trovare un'alternativa è stato difficile in così pochi giorni
Ranieri a Mediaset
"La nostra è stata una non gara, ma bisogna dare i meriti alla Roma perché ha giocato una grande gara. Dobbiamo tirare una riga e reagire perché così non si può andare avanti. Pazzini fuori? Eravamo quattro contro due a centrocampo, non si poteva proseguire in quel modo. Sembrerebbe che dopo il derby abbiamo scaricato troppa adrenalina, dobbiamo reagire. Guarin? Ha un problema ad un gemello, ma il problema è che dobbiamo recuperare fiducia e determinazione in noi stessi. Fragilità psicologica? Credo sia di più l'aspetto della concentrazione a mancare. Dobbiamo rialzarci, l'abbiamo fatto spesso e lo faremo ancora".
Ranieri in conferenza stampa (a cura dell'inviato all'Olimpico Alessandro Carducci)
Troppo brutta l'Inter o troppo bella la Roma?
"Non voglio mai togliere i meriti all'avversario. Bellissima Roma, gioca consolidato. Noi sapevamo che la Roma sarebbe partita forte, non siamo stati determinati. Ci hanno sorpreso, poi abbiamo subito gol anche su calcio piazzato, nonostante avessimo lavorato in settimana. Probabilmente abbiamo inconsciamente staccato la spina dopo il derby".
L'Inter sembrava aver trovato un'identità tattica
"Non sono i sistemi di gioco vincenti ma sono i giocatori. Tra le due squadre era la Roma ad avere più foga. Noi solitamente giochiamo meno bene ma siamo molto determinati e oggi non lo siamo stati. Dobbiamo ripartire".
Perché non ha iniziato con un centrocampo a cinque?
"Speravo di ripartire e creare pericoli alla Roma con due punte. Questi giocatori mi avevano sempre ripagato e non ho voluto sperimentare una cosa nuova, come il centrocampo a cinque. L'Inter è una squadra compatta e determinata, di solito. Oggi, no".
Inter con la testa già alla Champions?
"No, è un campionato particolare nel quale la ricorsa per la Champions è apertissima, per cui non dobbiamo pensare più all'Europa che al campionato".
Ci teneva a fare una bella gara qui a Roma?
"No, voglio fare bene sempre. Non pensavo al ritorno a Roma ma al gioco di Luis Enrique. Avevo detto ai giocatori che i giallorossi assomigliano ad un piccolo Barcellona, dove tutti pressano quando perdono il pallone".
Il momento negativo coincide con la chiusura negativa del calciomercato, un caso?
"No, questa è la prima gara persa dopo la chiusura della sessione invernale. Motta volevo tenerlo ma quando un giocatore per una settimana ti chiede di andare via è difficile tenerlo".