Conte: "Partita ben giocata da entrambe le squadre. Stekelenburg è stato importante per la Roma"
Conte a Sky Sport
“La gestione della palla? Il primo tempo è stato un bel primo tempo, fatto di intensità, di ritmo e giocate importanti. Potevamo creare di più a destra perché c’era superiorità, invece abbiamo cambiato poco gioco. Dopo il nostro errore non è facile giocare all’Olimpico sotto di un gol, siamo stati bravi a pareggiare. Non mi è piaciuta la parte centrale del secondo tempo, ci siamo fatti prendere troppo dal caos. Poteva fare gol la Roma, potevamo far gol noi, ma bisogna essere più razionali. Meriti della Roma? Al di là della tattica della Roma abbiamo tirato tanto e Stekelenburg è stato importante per loro, la partita è stata ben giocata da due squadre che hanno preparato bene la gara. Se guardo la classifica penso che stiamo facendo cose al di là delle più rosee aspettative di inizio stagione. Il gol della Roma? Quando si subiscono gol c’è sempre qualche errore difensivo, lo analizzeremo bene ma penso si sappia già chi e cosa abbia sbagliato. Poco efficace il centrocampo e poca imprevedibilità davanti? E’ giusto fare queste considerazioni, quelle che devo fare ai calciatori le faccio nello spogliatoio. Penso che abbiamo creato tanto, dico anche che il fatto che si pensi che la Juve debba vincere sempre significa che ha preso una quotazione importante. Noi i più forti col Milan? So solo che stiamo facendo girare il motore a 3000, speriamo che non fonda. Questi ragazzi sono splendidi, ognuno di loro sta tirando il motore al massimo dei giri, ed ecco i motivi per cui ci troviamo lì in alto. Se finalizzassimo di più davanti staremmo meglio. Marchisio? Sono esseri umani, ci sta che si prenda una pausa che mi auguro comunque duri poco. Quello che posso dire è che mi è piaciuta la personalità con cui la squadra ha fatto la partita a Roma. Lichtsteiner così alto nel finale? Parliamo sempre di essere freddi e capire come gestire la partita nel migliore dei modi”.
Antonio Conte in sala stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Alessandro Carducci):
L'imbattibilità è solo un valore statistico o va oltre la statistica?
"E' motivo di orgoglio da parte nostra. Stiamo facendo un grandissimo lavoro, oltre le mie più rosee previsioni. Abbiamo superato esami importanti, come quelli con Napoli, Lazio e stasera con la Roma. Il fatto che qualcuno storca il naso per il nostro pareggio è un fatto positivo: significa che la gente si aspetta tanto da noi".
Abbiamo visto i giocatori festeggiare a fine gara
"Si festeggia una vittoria, non un pareggio, i giocatori hanno semplicemente salutato i nostri difesa".
Chi le è piaciuto in particolare della Roma? Con chi tornerebbe a Torino?
"Parto dal presupposto che i miei giocatori siano i migliori del mondo, nonostante i calciatori della Roma siano forti. Mi tengo stretti i miei".
Viste le assenze della Roma, non pensa che la Juve sia partita diversamente a livello psicologico?
"In ogni gol subìto c'è sempre un errore difensivo, noi non stiamo stati attenti e la Roma ci ha castigato. Quel gol ha influito perché noi abbiamo subito avuto la gara in salita. Ci siamo però subito buttati alla ricerca del pareggio. Alla vigilia avevo detto che la Roma poteva mettere in difficoltà chiunque. Fino a qualche mese fa, un pareggio a Roma sarebbe stato vissuto come un successo mentre ora c'è rammarico. Lo considero un passo in avanti nostro a livello di credibilità".
Quanto è stato importante l'impatto di Elia?
"Le squadre si erano allungate. Non mi è piaciuta la parte centrale del secondo tempo, ci siamo allungati. Elia si sta reintegrando, non regalo niente a nessuno. Se Elia è entrato in un momento così importante della gara significa che se l'è meritato".
E' stato più difficile giocare contro la Roma o contro la Lazio?
"Sono due ottime squadre che l'anno scorso ci precedevano in classifica. Siamo orgogliosi di ritrovarci davanti a loro. La Lazio, magari, ha più delle individualità importanti mentre la Roma ha un'idea di gioco più collettivo".
Le prime squadre hanno fatto il vuoto dietro...
"Me lo auguro ma è un campionato molto difficile, vivo, e può succedere sempre di tutto e bisogna avere sempre la testa bassa e pedalare, senza perdere di vista l'obiettivo. Noi dobbiamo tornare ad essere la Juve".
Si aspettava una Roma che giocasse più in verticale?
"Noi la gara l'abbiamo preparata così. Mi aspettavo questa Roma, abbiamo cercato di prenderli alti altrimenti, con il loro possesso palla, a fine primo tempo devi prenderti un Moment per quanto ti fanno girare la testa".