Cagliari: il tridente stuzzica Donadoni
Il Cagliari di Donadoni serra le fila in vista del match con la Roma. E lo fa con un punto interrogativo in avanti. Cossu rientra dopo aver scontato la giornata di squalifica. Con Matri, Acquafresca e Nené che sprizzano energia da tutti i pori dopo aver messo becco nella conquista dei tre punti col Palermo. Un Cagliari ad assetto offensivo rinforzato. Capace di mettere in campo qualità, ordine ed equilibrio nella manovra. Ma, soprattutto, spirito di sacrificio, duttilità e grande attenzione alle richieste tattiche coniate dal tecnico. Morale? E’ aperto il toto formazione all’Olimpico. Sul tema, Donadoni è stato lapidario: “Quando vedo l’intero gruppo lavorare con grande scrupolo e dedizione in allenamento sono in crisi. Pensate che anche il mio decidere chi gioca a poche ore dalla partita, non è dovuto al fare pretattica. Ma al mio rovello nel decidere chi mettere in campo. Sapendo che lascio fuori giocatori che meriterebbero di partire dal via».
Sul peso specifico di Cossu, Donadoni non ha mai esitato: “Con me ha sempre giocato dal 1’”. Il fantasista è il re degli assist. Quasi unico nel verticalizzare, nel dribbling secco che dà la superiorità numerica, nel cercare la giocata che può fare la differenza. Però, il lavoro difensivo di Nené è prezioso, la ritrovata verve di Acquafresca pure, il fiuto del gol sotto porta di Matri idem. E siamo punto e a capo. Se Cossu sarà in campo, il braccio di ferro riguarda il trio d’attacco. Con qualche sfumatura. Ad esempio, se Matri rappresenta un capitolo quasi insostituibile (anche se a Parma ha iniziato dalla panchina) potrebbe essere testa a testa Nené-Acquafresca.
Il Cagliari vola nella capitale con due sole assenze: Lazzari e Pinardi. Donadoni ha già coniato il suo mantra: «con la giusta determinazione e la consapevolezza dei nostri mezzi, nessuna partita ha l’esito scontato. Possiamo giocarcela».