Una Roma poco allupata: tutti i limiti della fase offensiva giallorossa e come risolverli

30.10.2021 22:45 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Danilo Budite
Una Roma poco allupata: tutti i limiti della fase offensiva giallorossa e come risolverli
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Il match contro il Cagliari ha messo in mostra le difficoltà della Roma nel concretizzare le occasioni da gol. I giallorossi, nonostante l'enorme mole di gioco creata, hano fatto tanta fatica a segnare. Hanno tirato tante volte, ma pochissime nello specchio, trovando i gol solo grazie a due calci da fermo. I problemi in fase di finalizzazione sono venuti fuori prepotentemente nelle ultime gare, con la Roma a secco contro Juventus e Napoli, nonostante diverse occasioni avute. È il caso di capire meglio da dove arrivino queste difficoltà dei giallorossi, visto che la qualità nel reparto offensivo è altissima.

TANTI TIRI, POCA PRECISIONE - Se andiamo ad analizzare la classifica dei tiri in Serie A, la Roma è al primo posto con ben 155 tentativi, sei in più del Napoli capolista. Però, se restringiamo il campo e vediamo quanti di questi tiri centrano lo specchio della porta, ecco che la classifica si capovolge completamente. La Roma è infatti ultima per percentuale di tiri nello specchio, solo il 29,7%. Questo dato è eloquente e dimostra che il problema della Roma non è la creazione di gioco, ma la finalizzazione. I giallorossi sono molto presenti in fase offensiva, ma molto poco precisi. E questa mancanza di precisione deriva da diversi fattori.

I LIMITI DELLA FASE OFFENSIVA - Viene da chiedersi perché un reparto composto da giocatori come Pellegrini, Abraham, Zaniolo e Mkhitaryan faccia così tanta fatica a centrare la porta. Una prima risposta viene dal fatto che la Roma fatica terribilmente a ottenere tiri puliti: la maggior parte dei tentativi dei giallorossi sono da posizione complicata, in situazioni difficili, è raro che la Roma abbia palle gol nitide e arrivi al tiro in posizione favorevole. Questo perché la squadra di Mourinho fatica terribilmente a intessere trame di gioco contro difese schierate e organizzate, predilige una transizione veloce che però in Serie A poche squadre permettono.

Non a caso, la maggior parte dei gol della Roma arriva da palla da fermo o da giocate individuali. Fondamentali importanti, ma troppo estemporanei. Il maggior limite della fase offensiva della Roma sta nel non riuscire a trovare delle armi per fare male alle difese chiuse tramite la costruzione di gioco. E da qui arrivano i tanti tiri che non centrano lo specchio della porta: perché tante volte la Roma tenta la soluzione più per disperazione o per mancanza di soluzioni che per altro. Il miglioramento più grande va fatto dunque a livello collettivo, ma deve passare da quello individuale e qui sta l'altro grande problema in casa Roma.

Per migliorare la fase offensiva, devono crescere i giocatori deputati a tale fase. Mkhitaryan sembra il più in difficoltà di tutti, complice anche un ruolo a lui non congeniale, ma anche Zaniolo e Abraham devono migliorare in fase di finalizzazione. I due creano molto gioco, l'esterno con i suoi strappi e l'inglese con la sua partecipazione alla manovra, ma poi sotto porta risultano poco lucidi, complice anche probabilmente la mancanza di energie derivante da questo loro lavoro a tutto campo. La sensazione è che i due debbano crescere dal punto di vista sia fisico (soprattutto Zaniolo) che di fiducia (soprattutto Abraham). La loro piena maturazione è fondamentale per migliorare la produzione offensiva.

Una volta raggiunta la maturità individuale, la Roma potrà raggiungere anche quella collettiva. Questa pare l'unica via da seguire per migliorare una fase che doveva essere il fiore all'occhiello della squadra di Mourinho, e che si sta rivelando invece la più difficoltosa.

UNA SQUADRA ALLUPATA - In tale senso, vengono alla mente le parole di Spalletti che, dopo un Empoil-Roma terminato 0-0 esattamente 5 anni fa (30 ottobre 2016), ha parlato di una squadra "poco allupata", ovvero poco cattiva sotto porta. Anche questa Roma sembra in questo senso poco allupata, una contraddizione considerando anche la capacità di Mourinho di conferire alle sue squadre un carattere grintoso e combattivo. Finora i giallorossi sono sembrati più cattivi in mezzo al campo e in fase difensiva, devono spostare quella cattiveria anche in fase offensiva, per essere finalmente una squadra concreta e, come direbbe Spalletti, allupata.

Prossima partita: Roma-Milan, domenica 31 ottobre ore 20:45
Probabile formazione (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.
Ballottaggi: El Shaarawy/Mkhitaryan
In dubbio: -
Diffidati: Cristante.
Squalificati: -
Indisponibili: Spinazzola (rottura del tendine d’Achille sinistro), Smalling (lesione al flessore della coscia destra).