Un marziano a Roma

09.03.2016 18:00 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Carducci
Un marziano a Roma
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Luciano Spalletti è sbarcato a Roma da poco meno di due mesi e ha rivoluzionato praticamente tutto, dai metodi di allenamento al gioco stesso della squadra, fino alla comunicazione. Non contento, ora è passato alla mentalità, una parola molto semplice ma che racchiude la chiave per vincere. Servono i giocatori, ovviamente, un apparato societario efficiente ma serve anche avere la giusta mentalità. Così, mentre tutti si aspettavano elogi, sorrisi (magari un po' amari) e pacche sulle spalle, il tecnico giallorosso a fine gara si presentava davanti ai microfoni inviperito: “Se non segni e gli altri lo fanno è inutile recriminare: 2-0 all'andata e al ritorno, qualificato giustamente il Real”.

Questo è solo l'inizio: “La realtà dice che dobbiamo crescere come realtà e cattiveria, siamo deboli anche se ci sono capitate occasioni. Alla prima occasioni non siamo la squadra del livello che dovremmo”. Sarebbe già abbastanza ma alla fine, come volesse finire un pugile ormai suonato, affonda il colpo finale: “L'essere tranquilli o soddisfatti di queste due partite mi angoscia: figurati a che livello eravamo caduti di testa se siamo contenti dopo due sconfitte per 2-0”. Gioco, partita, incontro. Tanti saluti al passato e avanti con il Roma Way.