Un Chi...occhio al Regolamento - Napoli-Roma 4-1
Arbitraggio tutto sommato tranquillo quello del team arbitrale guidato da Paolo Tagliavento nel corso del match del San Paolo terminato 4-1 per il Napoli, che lascia qualche spunto per la consueta analisi del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.
Al 25', nel tentativo di far ripartire l'azione in seguito ad un calcio d'angolo contro, Francesco Totti, posizionato al limite dell'area di rigore della Roma, prova a controllare il pallone che gli viene soffiato da Valon Behrami. Il capitano della Roma, una volta perso il pallone, si oppone fallosamente al centrocampista del Napoli e Tagliavento, oltre a fischiare il calcio di punizione, ammonisce il numero 10 giallorosso. Questo perché tale fallo rientra tra quelli passibili di ammonizione per comportamento antisportivo:
Un calciatore dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
(...)
commette un fallo con il fine tattico di interferire o di interrompere una promettente azione d’attacco;
(...)
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")
In possesso di palla al limite dell'area, Behrami stava sicuramente conducendo una promettente azione d'attacco, e per questo motivo Tagliavento ha ammonito Francesco Totti.
Al 32', in seguito ad un mancato fischio arbitrale per un presunto contatto tra Mattia Destro e Morgan De Sanctis, quest'ultimo ha vivacemente protestato contro Tagliavento per la mancata decisione. Il direttore di gara ha per questo motivo mostrato il cartellino giallo al portiere azzurro.
Un calciatore che manifesta dissenso protestando (verbalmente o non) contro una decisione dell'arbitro deve essere ammonito.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio, ed. 2011, Interpretazione delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")
Gli arbitri normalmente non ammoniscono i calciatori alla minima protesta, ma per Tagliavento il numero 1 del Napoli aveva evidentemente superato un certo limite nella manifestazione del dissenso verso la sua decisione, e il fischietto di Terni ha per questo preso il provvedimento disciplinare.
Per festeggiare la rete del 4-1, Christian Maggio ha esultato levandosi di dosso la maglia da gioco. Il Regolamento è molto chiaro sui provvedimenti disciplinari da prendere in casi simili:
Ai giocatori è consentito esprimere la propria gioia dopo la segnatura di una rete, ma tale manifestazione non deve essere eccessiva.
La manifestazioni di gioia non eccessive sono consentite, ma la pratica di celebrazioni coreografiche non deve essere incoraggiata quando causa eccessiva perdita di tempo; in tali casi gli arbitri devono intervenire.
Un calciatore deve essere ammonito se:
- a giudizio dell’arbitro, fa gesti che sono provocatori o derisori;
- si arrampica sulla recinzione per festeggiare la segnatura di una rete;
- si toglie la maglia o si copre la testa con la maglia;
- copre la propria testa o il proprio volto con una maschera o un altro oggetto similare.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")
Prima della ripresa del gioco con il calcio d'inizio battuto dalla Roma, Tagliavento ha correttamente ammonito l'esterno del Napoli per la sua esultanza "irregolare".