Tutti uniti per la Roma: i tifosi rispondono all'appello del Capitano riempiendo l'Olimpico

12.09.2011 07:00 di  Emanuele Melfi   vedi letture
Tutti uniti per la Roma: i tifosi rispondono all'appello del Capitano riempiendo l'Olimpico
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Bel pomeriggio di sole all'Olimpico. Nonostante la temperatura proibitiva, i tifosi giallorossi hanno invaso lo stadio per la prima di campionato che ha visto la nuova Roma di Luis Enrique opporsi al Cagliari del vulcanico presidente Cellino. Lo stadio si riempie presto, si aspetta soltanto l'entrata in campo dei giocatori per il consueto riscaldamento pre-gara. C'è voglia di Roma. Un boato accompagna l'ingresso sul terreno di gioco di Totti e compagni; i tifosi - come sempre - si stringono intorno alla squadra intonando cori per questo o quel giocatore. Il rito delle formazioni è preceduto dalla proiezione della Finale scudetto Primavera tra Roma e Varese giocata lo scorso 12 giugno al "Melani" di Pistoia. I tre gol di Montini, commentati dallo speaker dell'Olimpico Matteo Vespasiani, fanno impazzire l'Olimpico. Brividi ed emozione. Manca qualche minuto alle 15, finalmente inizia il campionato. La formazione sarda viene subissata di fischi, quella giallorossa da applausi e urla di incitamento.

Solo Luis Enrique, quando la sua foto appare sullo schermo dell'Olimpico, viene accompagnata da qualche fischio. Le squadre entrano in campo e la Curva Sud non fa mai mancare il proprio supporto agli undici giallorossi; la partita scorre, ma si capisce quasi subito che sarà un pomeriggio di lacrime e sangue. Il primo tempo si chiude a reti inviolate, l'Olimpico rumoreggia, ha voglia e fame di vittoria. La Roma parte con il piede giusto nella ripresa, qualche bella occasione e l'incitamento sale. Il gol del Cagliari è una doccia gelida, ma la Sud - tra un insulto e l'altro a Daniele Conti - continua a sostenere la squadra con la speranza che si possa arrivare quantomeno al pareggio. I giallorossi in campo continuano a macinare gioco ma l'espulsione di José Angel frena gli entusiasmi: ora l'Olimpico è tutto contro l'arbitro Gava che viene fatto oggetto di fischi e insulti. Il contropiede di El Kabir, poi, chiude definitivamente i giochi. Molti abbandonano lo stadio perdendosi il gol della bandiera siglato da Daniele De Rossi al '96. Gesto bello e maturo quello di applaudire e sostenere la squadra nonostante la pesante sconfitta.