Troppi gol subiti nei primi minuti: alla Roma serve una sveglia
Quando è stato annunciato José Mourinho come nuovo allenatore della Roma, il primo desiderio dei tifosi giallorossi era vedere finalmente una squadra forte tecnicamente e psicologicamente per tornare a lottare per i primi posti in classifica.
Lo Special One, nel corso della sua gloriosa carriera, ha sempre costruito i tanti successi su una solida forza caratteriale trasmessa ai propri uomini. Mourinho, infatti, rappresentava una garanzia per diffondere alla rosa giallorossa la mentalità vincente che aveva penalizzato le stagioni sotto la guida tecnica di Paulo Fonseca.
La mano del tecnico di Setúbal, però, ancora non si è vista in questi mesi all’ombra del Colosseo. Come detto a più riprese dallo stesso allenatore, questa Roma ancora non è in grado di essere padrona del proprio destino, sembra che ancora debba fare i conti con i fantasmi del proprio passato.
Un chiaro esempio della fragilità mentale della squadra capitolina sono i numerosi gol subiti nei minuti iniziali delle gare. La rete di Dzeko al primo minuto del match di Coppa Italia contro l’Inter è soltanto l’ennesima occasione in cui la Roma si è ritrovata sotto nel punteggio a match appena iniziato. Un dato, questo, che si ripresenta puntualmente da anni, ma nell’ultimo periodo è diventato un vero e proprio campanello d’allarme preoccupante per tutto il popolo giallorosso.
Negli ultimi mesi, la Roma ha dato prova di non riuscire a trovare le giuste motivazioni per approcciare nella maniera più adatta le gare. È come se la squadra di Mourinho entrasse nel terreno di gioco in ritardo rispetto all'avversario e, questa brutta abitudine, ha portato quasi sempre a sconfitte cocenti tra Serie A, Coppa Italia e Conference League.
Nel corso di questa stagione, l'approccio sbagliato alla gara non sembra essere l'unico aspetto preoccupante. Nella gara contro la Juventus, per esempio, la Roma è scesa in campo con l'atteggiamento giusto per l'appuntamento, ma un crollo psicologico ha facilitato la rimonta bianconera nel finale di partita. Lo stesso discorso vale per il secondo tempo di Empoli-Roma in cui i giallorossi hanno subito due gol dopo la supremazia nei primi quarantacinque minuti.
L’arrivo dello Special One, quindi, non sembra aver invertito la rotta: manca ancora quella convinzione che permetta ai calciatori di essere realmente competitivi per raggiungere i traguardi stagionali.
La Roma ha bisogno di una sveglia. Colui che può suonarla è José Mourinho: il tecnico da 25 trofei in carriera continua a essere l’unica speranza per la crescita del club capitolino, ma i giocatori devono credere in lui e seguirlo.
Prossima partita: Sassuolo-Roma, domenica 13 febbraio ore 18:00
Probabile formazione (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Smalling, Vina; Cristante, Oliveira; Felix, Mkhitaryan, El Shaarawy; Abraham.
In dubbio: -
Diffidati: Mancini.
Squalificati: Zaniolo.
Indisponibili: Spinazzola (rottura del tendine d’Achille sinistro), Ibanez (distrazione del legamento collaterale del ginocchio sinistro).