SPECIALE 2010 DONI

01.01.2011 09:00 di  Francesco Gorzio   vedi letture
SPECIALE 2010 DONI
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Il 2010 doveva essere l’anno del riscatto per Alexander Doni. Dopo un 2007 ed un 2008 da protagonista il numero 32 aveva subito una netta flessione nel 2009. L’inizio dell’anno non comincia nel migliore dei modi per il brasiliano: perde il posto da titolare venendo superato da Julio Sergio. La situazione diventa ancora più nera in vista del mercato di gennaio. La Roma mette sotto contratto Toni e prova a cedere i giocatori in esubero: Julio Baptista, Cicinho e lo stesso Doni. Alla fine l’unico ad andare via è il terzino che parte in prestito per il San Paolo.

Sul numero 32 le voci di mercato lo vogliono vicino al City, al solito West Ham, al Bayern Monaco (in cambio di Toni) e persino al Manchester United. Ma alla fine sarà un nulla di fatto. Il giocatore, incredibilmente, continua ad essere convocato in nazionale ed a fare la riserva di Julio Cesar nel Brasile nonostante nella Roma non giochi quasi più.

Torna in porta il 9 gennaio 2010 a Roma-Chievo ma viene espulso subito dopo 10 minuti con un rosso diretto. Bisogna aspettare il 18 febbraio per rivederlo nella porta della Roma durante la sfida di Europa League contro i greci del Panathinaikos. I giallorossi, in vantaggio al 29’ minuto con Vucinic, perdono il titolare Julio Sergio al 39’ per infortunio. Doni lo sostituisce ma la fortuna non lo aiuta ed a causa di alcuni errori clamorosi torna nell’occhio del ciclone: sul gol del pareggio dei greci sbaglia clamorosamente l’uscita lasciando solo Salpingidis. La Roma ripassa in vantaggio con Pizarro su rigore ma al minuto 84’ Hristodoupoilos rimette a posto il risultato sul 2-2 con un gol in mischia sul palo primo palo difeso dal portiere brasiliano che si dimostra poco reattivo durante l’intervento. In seguito subirà anche il terzo gol di Cissè, questa volta imparabile.

Gioca anche nella partita di ritorno dove la Roma perde in casa per 2-3 e non si dimostra sicuro neanche in questa occasione rimediando una brutta figura sul gol da lontano del greco Ninis. Da qui in poi per lui sarà solo panchina. La situazione tra il giocatore e la società non verrà mai chiarita e per molti sembra un addio irreversibile. Il portiere ormai è un corpo estraneo nella Roma. L’unico che crede ancora in lui è il C.T. del brasile Dunga che lo porta ai mondiali per fare il secondo: assisterà alla disfatta dei brasiliani sempre dalla panchina.

Tornato alla Roma da luglio fino al 30 agosto sono tantissime le voci che si rincorrono su un suo addio imminente. Prima l’interessamento del Benfica, che alla fine prende Artur. Poi il solito Manchester City ma Roberto Mancini, allenatore dei Citizens, non è convinto e l’affare non si fa. E poi si parla di Galatasaray (che vuole anche Baptista), Arsenal ed alcune società italiane tra cui il Genoa. Ma alla fine saltano tutti i piani.

Doni resta alla Roma e diventa terzo portiere dopo Julio Sergio e Lobont. Neanche l’infortunio del numero 27 gli spalanca le porte dei giallorossi. Solo il 12 dicembre, a Roma-Bari, Doni rigioca: Julio Sergio non viene convocato e Lobont si fa male. Il portiere brasiliano viene fischiato dai tifosi. Nonostante la situazione particolare dimostra di essere ancora un giocatore di serie A. Il resto è storia recente: viene confermato nella partita vinta tra Milan e Roma giocando bene ed infondendo sicurezza alla difesa.

Alla fine dei giochi possiamo dire che è stato un 2010 assolutamente da dimenticare per il numero 32 brasiliano con le uniche speranza per un radioso futuro racchiuse negli ultimi 160 minuti giocati da titolare. Le voci lo vogliono ancora a Roma ma il mercato di gennaio ci ha consegnato sempre molte sorprese. Probabilmente sarà il 2011 l’anno del riscatto per il portiere brasiliano. Ma siamo sicuri che sarà ancora a Roma?