Mou e la rosa corta: la panchina della Roma è tra le più determinanti del campionato
“L’Inter ha due giocatori per posizione, è una super squadra. Io quando mi giro verso la panchina a volte vedo che sono tutti della Primavera”, “Oggi guardavo la Juve e quando Bremer si è fatto male Max (Allegri, ndr) ha messo Rugani. Io ho pensato, sei fortunato Max”, “Se noi avessimo sei difensori centrali potremmo giocare anche ogni tre giorni, ma se ne hai quattro, che poi diventano tre o due, diventa tutto difficile”. Queste sono solo alcune delle dichiarazioni di José Mourinho con cui lo Special One ha voluto sottolineare come le altre big del campionato possano, a differenza della sua Roma, contare su una panchina lunga e di livello.
Nel corso della stagione, Mourinho ha ribadito più volte come la rosa della Roma non sia completa, spiegando di non poter contare su una panchina particolarmente lunga. Nonostante ciò, fino a questo momento i panchinari della Roma si sono dimostrati tra i migliori del campionato.
I PUNTI CONQUISTATI GRAZIE ALLA PANCHINA - Come rivelato da Gianlucadimarzio.com, finora la Roma ha ottenuto cinque punti (su diciassette totali) grazie ai gol segnati da giocatori subentrati dalla panchina. Nessuna squadra di Serie A ha fatto meglio dei giallorossi, mentre Cagliari e Lecce sono riuscite a eguagliare la squadra di Mourinho. I cinque punti sono arrivati grazie al gol di El Shaarawy contro il Monza (risultato cambiato da 0-0 a 1-0, due punti conquistati) e alla rete di Azmoun contro il Lecce, che ha avviato la rimonta della Roma e che ha permesso di conquistare tre punti.
I GOL ARRIVATI DALLA PANCHINA - A questo dato, si aggiunge che la Roma è la quinta squadra per numero di gol segnati dai giocatori entrati a partita in corso. I panchinari giallorossi hanno segnato fino a questo momento quattro reti (Spinazzola contro il Milan, Belotti contro il Cagliari, El Shaarawy contro il Monza e Azmoun contro il Lecce); meglio della squadra di Mou hanno fatto solamente Napoli (sette gol dalla panchina), Cagliari (sei gol), Inter e Lecce (cinque gol).
STRATEGIA? - Per quanto Mourinho si sia più volte lamentato dei pochi cambi di livello a sua disposizione, le statistiche rivelano che - fino a questo momento - i panchinari della Roma hanno fornito prestazioni convincenti e, soprattutto, determinanti. Quella di Mou, potrebbe anche essere una semplice strategia per spronare i suoi giocatori a dare tutto. Strategia, se così fosse, che fino a questo momento si è rivelata vincente.
DOVE NON ARRIVA IL DATO - Strategia o no, le statistiche "smentiscono" Mourinho fino a un certo punto. I dati, infatti, non possono raccontare tutto. Dover sostituire Smalling e Llorente arretrando Cristante in difesa, è un dato non rivelato da questa statistica e che va a sostegno della tesi di Mou. In alcuni ruoli è evidente che la rosa della Roma abbia delle importanti lacune, nonostante il buon rendimento avuto dai sostituti giallorossi fino a questo momento.
IL SEGRETO - Un rendimento che ha permesso alla Roma di ribaltare già due partite in questo inizio di stagione, una tendenza in continuità con quanto già visto nei primi due anni con Mourinho in panchina. Risultati ottenuti grazie a una panchina determinante, ma non solo. “Cuore, mentalità e, soprattutto in casa, connessione con i tifosi": il segreto della Roma è soprattutto questo e a rivelarlo è stato lo stesso Mourinho.