La strepitosa stagione di Kolarov
Arrivato due stagioni fa a Trigoria, complice il suo passato biancoceleste, è stato criticato sin da subito dalla maggior parte del tifo romanista. Aleksandar Kolarov ci ha messo poco a mettere d'accordo tutti, segnando alla prima giornata dello scorso campionato il gol del definitivo 1-0 sul campo ostico dell'Atalanta, con un intelligente calcio di punizione (la sua specialità): la palla passò sotto alla barriera prima di insaccarsi, e nessuno se lo aspettava. Il bilancio della sua annata passata registra un totale di 3 gol e ben 14 assist tra campionato e Champions League: è inutile ripetere che sia stato un valore aggiunto alla rosa di Di Francesco.
Kolarov ha sempre avuto il vizio del gol, ma mai come quest'anno: ha realizzato 8 gol in campionato e 1 in Coppa Italia, ed è dunque fermo a quota 9 in stagione con una partita - quella con il Parma - ancora da giocare. Meno continuo sotto il punto di vista degli assist (1 in campionato e 1 in Champions), ma ben venga se quelli dell'anno scorso si sono convertiti in gol. A 33 anni compiuti mai aveva vissuto una stagione migliore sotto il profilo realizzativo: già a dicembre, nella trasferta di Cagliari, aveva eguagliato il suo record in carriera in campionato, ossia i 4 gol della stagione 2006-2007 quando militava in patria nell'OFK Belgrado. È al terzo posto della classifica dei marcatori giallorossi in questa Serie A, alle spalle di El Shaarawy (12) e Dzeko (9), ma va ricordato che stiamo parlando di un esterno di difesa.
Kolarov è sempre stato un giocatore completo, instancabile, un punto di riferimento. Quando la leadership di De Rossi è mancata in mezzo al campo si è sempre fatto trovare pronto, tant'è che la maggior parte dei palloni passa tra i suoi piedi: è un vero e proprio regista di fascia. Il suo contratto scadrà a giugno 2020 e dunque non va data per scontata la sua permanenza. La sua sarebbe una perdita pesante poiché, nonostante l'età avanzata, oltre al già citato contributo in fase realizzativa, il serbo ha una tenuta fisica invidiabile, che gli permette di scendere sulla fascia e ripiegare per tutti e 90 i minuti di gioco. Si apre tutt'altro scenario nel caso in cui l'ex Manchester City decidesse insieme alla società di prolungare la sua esperienza in giallorosso: contando anche il ritorno di Luca Pellegrini da Cagliari dopo i più che positivi 6 mesi in prestito, la Roma si ritroverebbe sulla fascia sinistra con un potenziale non inferiore ad alcuna squadra in Italia. Sarebbe ovvia la staffetta tra i due, ma Pellegrini avrebbe forse il miglior esempio da cui imparare.
Tuttavia Kolarov ora non pensa al futuro, ed è concentrato esclusivamente sul presente: il presente è il Parma e l'obiettivo è raggiungere la doppia cifra in stagione, cosa che non è mai riuscito a fare in carriera e che hanno raggiunto solo Dzeko e El Shaarawy. È probabile che un eventuale rigore verrebbe lasciato a De Rossi, all'ultima partita con la maglia della Roma, ma Kolarov è abituato ad arrivare con facilità alla conclusione, senza dimenticare la sua abilità nei calci di punizione.
Prossima partita: Roma-Parma, domenica 26 maggio ore 20:30
Probabile formazione (4-3-3): Mirante; Florenzi, Fazio, Manolas, Kolarov; Cristante, De Rossi, Zaniolo; Ünder, Dzeko, El Shaarawy.
Ballottaggi: Manolas/Juan Jesus, Ünder/Kluivert
In dubbio: -
Indisponibili: -
Diffidati: Florenzi, Schick, Dzeko, Jesus.
Squalificati: -