La Roma non raggiunge il quorum: troppi astenuti a Bergamo
I giallorossi fanno visita all'Atalanta nel lunch match della 33^ giornata di Serie A. Entrambe le squadre hanno fame di punti, ma soprattutto la Roma che ormai ha nel mirino il Napoli secondo in classifica. Spalletti sceglie il solito 4-3-3 ma mischia le carte. Davanti a Szczesny i centrali sono Zukanovic e Manolas, con Rüdiger che scala sulla destra. Presidia la fascia sinistra, come di consueto, il francese Digne. Nel tridente offensivo il sacrificato è il Faraone, relegato a riserva per favorire l'inserimento di Dzeko, insieme a Salah e Perotti. L'altra importante assenza è Pjanic, il quale lascia l'incombenza a De Rossi, Nainggolan e Florenzi. Da fronteggiare c'è la sete di rivalsa degli ex Borriello e D'Alessandro.
La partita in avvio fatica a decollare: le due squadre si studiano e i giallorossi si fanno desiderare in quanto a precisione offensiva. L'Atalanta invece si affida al suo folletto Papu Gomez, impreciso al tiro al 14' dopo essersi liberato al limite dell'area. Passano due minuti e Perotti ha sui piedi il pallone del vantaggio dopo un'iniziativa lodevole di Dzeko, ma l'argentino spara alto. Poco male perché al 23' la situazione si sblocca: triangolazione perfetta tra Digne e Perotti; il terzino va a concludere in maniera chirurgica all'angolino. La squadra di Spalletti vola sulle ali dell'entusiasmo: Salah scappa sulla fascia e vede con la coda dell'occhio il rimorchio di Nainggolan, con il belga che trafigge Sportiello di giustezza. Atalanta-Roma 0-2, ma gli orobici si rimettono subito in corsa. Azione in velocità con protagonisti Gomez, in versione assistman, e D'Alessandro, in versione realizzatore, e la Dea risponde presente. L'opera è poi completata al 37': Borriello sovrasta il diretto marcatore su calcio d'angolo e di testa fa 2-2. Poco prima del gol di D'Alessandro la Roma aveva effettuato il primo cambio Digne-Emerson, ma la pressione dei giallorossi sugli avversari non si attenua: Florenzi va al cross, Dzeko vince un rimpallo in area, si destreggia saltando il portiere ma si perde sul più bello e calcia alto. L'errore è da matita blu. Il bosniaco però ha subito l'occasione del riscatto: Rüdiger lo vede e lo serve; la conclusione del numero 9 è da applausi, così come la parata di Sportiello. Finisce qui un primo tempo decisamente pirotecnico.
Il secondo tempo si apre con una doccia fredda. Gomez fa ammattire Rüdiger e la mette in mezzo: Borriello anticipa Zuanovic infilando Szczesny dopo aver colpito il palo. La situazione è ribaltata. La risposta della Roma è affidata a Emerson, velleitario però il suo tentativo. Spalletti corre ai ripari inserendo El Shaarawy e togliendo Zukanovic. Dalla parte opposta Borriello va a un soffio dalla tripletta personale calciando alle stelle e buttando alle ortiche un assist di Gomez. Il primo e unico squillo del Faraone arriva al 69' quando Sportiello blocca il suo tiro dalla distanza. Dzeko invece tenta di dimenticare l'errore precedente con la sua specialità, il colpo di testa, ma evidentemente non è giornata. La dimostrazione lampante capita al 72': Dzeko ancora una volta va al tiro, sempre alle stelle. Perotti, dal canto suo, ha un'impennata d'orgoglio arrivando al limite dell'area e calciando, anche il suo tentativo finisce alto. Quando mancano 12' alla fine arriva il momento di Totti al posto di De Rossi e il capitano ci mette poco a entrare in partita. Azione insistita e confusa della Roma: El Shaarawy prova il tiro tra una selva di gambe dopo una serpentina di Perotti. Il pallone finisce sui piedi di Florenzi che a sua volta la tocca per Totti, il quale batte Sportiello con un rasoterra. Nel finale il capitano è l'uomo in più dei suoi e con gli occhi dietro la testa vede e serve Dzeko che si addormenta al cospetto del portiere. Spalletti viene allontanato dal quarto uomo ed è questa la fotografia del match. Giallorossi a corrente alternata e la sfida col Napoli si avvicina inesorabilmente.