La prima di Matias Vina: con lui torna la difesa a 3
Per molti è stato un ritorno, per qualcuno è stata la prima all’Olimpico, per uno in particolare è stata la prima assoluta in maglia giallorossa. Parliamo, ovviamente, di Matias Vina, ufficializzato dalla Roma cinque giorni fa dopo un lungo periodo di isolamento per i protocolli COVID-19.
Nelle scorse amichevoli, si era evidenziato un problema riguardante l’equilibrio dei terzini: con Karsdorp (e Reynolds) molto offensivi, dall’altra parte serviva un laterale con caratteristiche diverse. In quella posizione, vista l’assenza di Spinazzola, José Mourinho ha utilizzato Riccardo Calafiori, Roger Ibanez e Filippo Tripi. Proprio vedere in campo questi due, che di mestiere fanno altro tra difesa e centrocampo, ha suggerito quella che è stata l’opzione che Tiago Pinto ha scelto in sede di calciomercato.
Questa sera, infatti, Vina ha agito praticamente da terzo centrale in fase di possesso, permettendo a Karsdorp di scendere in relativa tranquillità per poter sfruttare le sue qualità offensive. L’uruguagio ha giocato una partita diligente, ma senza cadere nell’eccesso opposto, vale a dire schiacciarsi insieme ai compagni. In una difesa a tre “classica” i braccetti spesso si sganciano in modo aggressivo sui laterali opposti, ed è ciò che ha fatto Vina in più occasioni, coordinandosi con i giocatori vicini a lui per non lasciare comunque spazi.
La dimensione amichevole e festaiola della serata ci ha anche permesso di ammirare un Vina intraprendente in occasione del tacco giocato per Mkhitaryan e non sfruttato dall’armeno; sarà un’eccezione vederlo spingersi così in avanti e addirittura sul lato opposto al suo, ma se non altro è indice di un carattere che ci si può aspettare da un calciatore che in Sudamerica ha vinto a livello nazionale e internazionale, che può tornare utile anche per adattarsi a un nuovo contesto: non bisogna dimenticare che quello di questa sera è stato un test contro un avversario di rango non certo elevato, per di più al termine della sua stagione agonistica.
Le prossime due settimane, in un certo senso già decisive per la stagione con il playoff di Conference League contro il Trabzonspor, saranno utili anche per capire da che livello partirà Vina: l’eco del suo arrivo non è stata grande, l’importanza nello scacchiere di Mourinho può esserlo molto di più.