La gara vista dalla curva - In 2000 a Milano per trascinare in finale i giallorossi. VIDEO!

19.04.2013 14:00 di  Yuri Dell'Aquila   vedi letture
La gara vista dalla curva - In 2000 a Milano per trascinare in finale i giallorossi. VIDEO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

2000 cuori che battono all'unisono, 2000 voci che incessantemente forniscono il proprio appoggio agli undici in campo, 2000 innamorati accanto ad una squadra che vede vicino il traguardo della finale, 2000 persone in festa, che gioiscono per la vittoria esterna della Roma con il punteggio di 2-3, in casa dell'Inter, conquistando così il diritto di disputare l'atto conclusivo della Coppa Italia contro la Lazio, il 26 maggio.

Allo Stadio "San Siro" di Milano, una Roma non particolarmente brillante soffre, va sotto ma riesce a ribaltare la situazione nello spazio di un quarto d'ora nel secondo tempo grazie alla doppietta di Destro e alla rete da antologia di Torosidis, che rendono vani il vantaggio nerazzurro iniziale firmato Jonathan e la successiva rete che fissa il punteggio finale di Alvarez.

Sistemati nel terzo anello dello stadio milanese e recintati da una rete per impedire il contatto con la tifoseria di casa, i supporter giallorossi, fin dall'apertura dei cancelli colorano di giallo e rosso il settore, facendo sentire forte e chiaro la propria presenza alla squadra. Al momento dell'ingresso in campo dei calciatori vengono fatti sventolare diversi palloncini con i colori sociali del club capitolino, mentre nella Curva Nord i sostenitori nerazzurri sono alle prese con una dura contestazione ai danni della propria società. Gli uomini di Andreazzoli scendono in campo praticamente con la formazione tipo, con Marquinho scelto come terzino sinistro, l'Inter, già in seria difficoltà per l'essenza di 10 calciatori, perde anche Cambiasso durante il riscaldamento. "Roma Roma" per motivi logistici non può risuonare all'interno della struttura, ma al fischio d'inizio del signor Bergonzi, un fragoroso "Quando l'inno s'alzerà" fa letteralmente tremare "tutto il mondo" dando il via al primo di novanta minuti di sostegno ininterrotto.

A dispetto della situazione favorevole e con due risultati su tre a disposzione, la Roma parte molto contratta lasciando agli avversari l'iniziativa, e alla prima occasione del match i nerazzurri passano con un diagonale veleonoso di Jonathan, che elude il recupero della difesa romanista e trafigge Stekelenburg, proiettando virtualmente la propria squadra in finale. Il terzo anello lato Sud resta un attimo sgomento, ma prima ancora che i giallorossi possano battere il calcio d'inizio, ecco levarsi cori di sostegno per Totti e compagni, i quali però nonostante le occasioni create non riescono a cambiare le sorti di un'amara prima frazione, portando la Roma a soli 45' dall'eliminazione, e instillando qualche dubbio nel profondo dell'animo dei supporter capitolini. L'inizio della ripresa fuga però qualsiasi perplessità, e tra il 59' e il 64' Mattia Destro sigla la doppietta del pareggio e sorpasso, scacciando in primis l'incubo del supplementare, indirizzando poi la finale verso la Capitale. 

Anche sugli spalti, la veemente rimonta tranquillizza buona parte della rumorosa folla, prima che Torosidis inventi un destro sotto l'incrocio, dopo un sombrero e un controllo di petto a seguire, chiudendo definitivamente il match e trasformando in pura formalità l'ultimo quarto d'ora dell'incontro, tra tifosi interisti che abbandonano lo stadio e sostenitori romanisti che, goliardicamente, iniziano a pensare già allo scontro in finale contro la Lazio, "invitando" i cugini a cambiare canale e a prepararsi per il prossimo 26 di maggio. A partita virtualmente terminata, passa sotto silenzio il gol del 2-3 di Alvarez, mentre gli "olé" dello spicchio riservato ai tifosi romanisti gettano i titoli di coda su un successo molto importante per gli uomini di Andreazzoli, culminato nei goliardici cori per Shabani Nonda e altre meteore della storia recente romanista e chiuso da un "Roma Roma" cantato senza base, che lascia al solo pensiero i brividi sulla pelle dei presenti, per una notte magica a tinte giallorosse.