L'importanza di ritrovare Patrik Schick

La scorsa domenica, nella vittoria casalinga per 4-1 contro la Sampdoria, Patrik Schick è tornato a segnare una rete con la maglia della Roma 6 mesi e mezzo dopo l'ultima volta: 28 aprile 2018, Roma-Chievo 4-1. Stesso stadio, stesso risultato ma avversario diverso. Un ritorno al gol che tutti aspettavano da tanto, troppo tempo. Un episodio che forse, come si ripeteva da settimane, sarà in grado di cambiare le sorti dell'avventura in giallorosso dell'attaccante classe '96. Nel frattempo l'ex Sampdoria si fa notare anche con la nazionale della Repubblica Ceca. Nella vittoria di ieri in casa della Polonia, ha fornito una buona prestazione con grinta e giocate determinanti, come nel caso del gol che ha deciso l'incontro, firmato da Jankto.

Più segnali positivi dunque, che porterebbero a pensare all'inizio di un processo di crescita, avviatosi forse con un anno di ritardo rispetto a quanto previsto dalla società e dai tifosi. Ad augurarselo è in primis Eusebio Di Francesco, non tanto per il rendimento di Schick in sé, quanto per la possibilità di avere finalmente un'alternativa valida ad Edin Dzeko. Questo permetterebbe al tecnico di poter risparmiare il bosniaco di tanto in tanto, preservandolo in vista di una stagione in cui, ancora una volta, la Roma supererà la soglia delle 40 partite da disputare. Al rientro dalla sosta, i giallorossi dovranno affrontare Udinese, Real Madrid e Inter nel giro di una settimana e, senza alcun dubbio, Schick sarà chiamato in causa almeno in una di queste tre gare. Guardando le classifiche di campionato e Champions, si capisce che sono partite da non sbagliare, da approcciare nel modo giusto (espressione spesso usata da Di Francesco) e nelle condizioni fisiche e mentali migliori. C'è bisogno di tutti, ora più che mai. Ecco spiegata l'importanza di ritrovare Patrik Schick.