Il derby e le sue scintille capitali

03.03.2016 06:30 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Il derby e le sue scintille capitali
Vocegiallorossa.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

I tanti problemi con le due curve dello stadio Olimpico renderanno la Nord e la Sud impossibilitate a essere protagoniste nel derby di oggi. C'è tuttavia da scommettere che non sarà così in campo: negli anni, infatti, nonostante i tantissimi giocatori diversi passati tra le file di Lazio e Roma, il comune denominatore della stracittadina è sempre stato un agonismo fuori dal comune. Il che contribuisce a rendere questo incontro così speciale, vero, ma anche molto - troppo - nervoso. Vocegiallorossa.it ricorda alcuni degli episodi più tesi nei derby degli ultimi anni.

21 NOVEMBRE 1999 - Brasiliani e argentini, si sa, sono rivali calcistici naturali. Ancora di più se due di questi si ritrovano avversari in una gara per cuori forti come il derby di Roma. Ma ancora di più se l'argentino è Diego Pablo Simeone e il brasiliano Antonio Carlos Zago: i minuti sono quelli finali, il tripudio per la roboante vittoria quasi in cassaforte è tutto per i giallorossi e basta un nonnulla ad accendere la scintilla. Occhiatacce e uno sputo per parte, niente di eclatante, ma in quei pochi secondi è racchiusa tutta la tensione accumulata in 90 minuti.

6 GENNAIO 2005 - Derby alla Befana, stavolta è la Lazio a sorridere. Trascinati dalla garra di Di Canio, i biancocelesti puniscono i giallorossi con 3 reti e si avviano a festeggiare la vittoria. Match dentro il match quello - certamente meno spettacolare - tra Totti e Filippini, a contatto più di una volta tra falli più o meno plateali e scontri verbali. Nel recupero Totti si lascia andare a un calcetto che Filippini sfrutta subito per accentuare la già esasperata situazione. I due continueranno a beccarsi fino al fischio finale, con Di Canio a cercare - almeno per una volta - di stemperare la tensione.

24 OTTOBRE 2005 - Uno dei talloni d'Achille di Totti è da sempre rappresentato dal suo poco sangue freddo quando si trova dinnanzi la Lazio. Cosa ben risaputa anche dai calciatori biancocelesti, in particolare, questa volta, dal difensore Siviglia: dopo una lunga e poco gradevole marcatura, il Capitano si lascia andare a un appellativo poco felice che non sfugge alle telecamere. "Fro..o", quanto pronunciato dal numero 10, con la risposta di Siviglia che non si fa attendere: "Cornuto!", con tanto di gesto con le dita.

11 APRILE 2009 - Stavolta non sono i calciatori a essere protagonisti, bensì un allenatore e un dirigente. Dopo il fischio finale del derby vinto dalla Lazio 4-2, Spalletti e Tare hanno uno scambio in campo che continua davanti alle telecamere. L'ex attaccante lamenta una protesta eccessiva verso l'arbitraggio da parte dei giocatori della Roma e del tecnico, il quale replica candidamente di essersi innervosito per il dito alto mostrato da Tare davanti al suo naso. "Gli ho detto di metterselo in un altro posto", la simpatica frase del toscano in risposta all'albanese.

18 APRILE 2010 - Ancora Totti sotto le luci dei riflettori. Stavolta il Capitano si fa notare per il segno del pollice verso contro i cugini, ancora sconfitti, ma il numero 10 ci tiene a spiegare le sue ragioni: "Era una risposta a Baronio". Si, perché il centrocampista biancoceleste, peraltro dalla panchina, si era verbalmente scagliato contro Totti al grido di "Sei finito". 
Al termine di quel derby, un altro a cui la sconfitta non va per niente giù è Radu che, molto antisportivamente, tenta di scalciare Cassetti durante i festeggiamenti. Il gesto scatena l'ira dei compagni, in particolare di Mexes, che rincorre l'avversario per prendere le parti dello stesso Cassetti. Secondi di parapiglia e contatti fisici, prima che il tutto venga sedato.

19 GENNAIO 2011 - Il derby si sposta in Coppa Italia, con lo stesso risultato: è ancora la Roma a uscirne vincitrice, ed è ancora Radu a perdere le staffe. Fallaccio su Burdisso, steso da un calcio alla testa che vale il secondo giallo al laterale laziale. La durezza dell'intervento non va a giù a De Rossi che, un po' ingenuamente, tenta di farsi giustizia da solo e afferra l'avversario per il naso, stringendolo. Immagine, questa, per molto tempo virale tra i tifosi giallorossi.

13 MARZO 2011 - Non è certo nato a Roma, ma a quanto pare Radu subisce la tensione del derby come se fosse nella Capitale da sempre: ancora lui protagonista, in negativo, nella stracittadina. Totti e Simplicio cercano di far trascorrere i secondi e mettere in ghiaccio la vittoria scambiandosi il pallone nei pressi della bandierina, cosa assai poco gradita a Radu: il laziale prende una lunga rincorsa per franare addosso al brasiliano con una testata, col solo effetto di seppellire le ultime speranze di rimonta dei suoi.

11 NOVEMBRE 2012 - Al pari del suo Capitano, anche De Rossi subisce sempre molto la tensione del derby, forse anche di più. Ma mai come in questa occasione perde la testa e centra la faccia di Mauri con un gancio ben assestato. Risultato: la Roma, che era in vantaggio, subisce la rimonta della Lazio sotto il diluvio, col numero 16 reo di aver pregiudicato la partita dei suoi in maniera davvero troppo ingenua, pur facendo un lungo mea culpa nel post partita.