I DUELLI DI NAPOLI-ROMA: Totti-Lavezzi, la fantasia è affidata a loro. Lucho-Mazzarri, il nuovo che avanza o il vecchio che si rinnova?
Il posticipo della sedicesima giornata di Serie A tra Napoli e Roma vedrà scendere sul terreno del San Paolo due squadre che stanno viaggiando su due onde d'entusiasmo diametralmente opposte. Gli azzurri sono reduci dai sorteggi degli ottavi di Champions che li vedrà impegnati a febbraio contro il Chelsea, mentre i giallorossi arrivano da una settimana ricca di polemiche per il caso Totti che ha messo in ombra la bella prestazione contro l'imbattuta Juventus.
Nonostante il grande entusiasmo, il Napoli in campionato fatica ancora a decollare così come gli uomini di Luis Enrique. La Roma ha oggi la tegola di qualche assenza importante, mentre Mazzarri potrà godere della spinta del San Paolo e dovrà fare la partita, ma Lucho non è uno che si tira indietro quando si deve giocare a calcio, che sia in casa o in trasferta. Con questi presupposti si potrebbero ammirare diverse sfide interessanti.
TOTTI – LAVEZZI: La fantasia, la capacità di trascinare la squadra, l'imprevedibilità tipica dei numeri 10, ma due destini differenti. Totti questo numero lo porta praticamente da sempre, e lo ha sempre onorato nel migliore dei modi, il Pocho con la maglia azzurra probabilmente non lo indosserà mai, ma a Napoli tutti sanno che se non fosse stato ritirato, quel numero sarebbe stampato sulle sue spalle. In questo momento non è in dubbio che le cose girino meglio per l'argentino. Sta attraversando un momento di forma eccezionale, corre per tutto il campo per 90 minuti, prende in mano le redini della squadra se si trova in difficoltà e fornisce assist sopraffini ai compagni. In più mettiamoci l'ambiente di contorno che a Napoli conta in modo particolare, soprattutto adesso, e si ha di fronte un giocatore che nessun difensore vorrebbe trovarsi di fronte.
Nella zona opposta del campo ci sarà il capitano giallorosso, tornato la settimana scorsa in campo dal primo minuto dopo due mesi di stop. Ha sbagliato un rigore e le polemiche sulla contestazione dei tifosi hanno tenuto banco per tutta la settimana. Come è intuibile, l'ambiente intorno a Totti è ben diverso da quello dell'avversario, ma il capitano non è uno che in partita bada molto a tutto il resto. Oggi giocherà presumibilmente come trequartista, e sia il centrocampo che la difesa del Napoli non avranno vita semplice. A volte può anche giocare quasi da fermo, ma quando tocca il pallone è sempre sorprendente. I mediani azzurri avranno un bel da fare per impedire che sia lui ad impostare.
DE ROSSI – INLER: In difesa o a centrocampo, un fenomeno resta sempre un fenomeno, e ovunque verrà schierato, De Rossi svolgerà al meglio il suo compito. Oggi è chiamato ad un'impresa non facile, fermare sul nascere i tre tenori del Napoli, e per farlo dovrà duellare a viso aperto con il regista del centrocampo azzurro, Gokhan Inler. Lo svizzero avrà già il suo bel da fare in fase di interdizione per bloccare il possesso di palla giallorosso, e per questo verrà ben aiutato da Gargano, ma sarà compito suo far partire le azioni offensive dei compagni. Visione di gioco e forza fisica non mancano a nessuno dei due, vediamo se alla fine si annulleranno a vicenda o daranno vita ad una sfida dalle grandi emozioni.
BORRIELLO – CANNAVARO: Parlano lo stesso dialetto e sul campo non sono due che ci vanno cauti. Per l'attaccante giallorosso potrebbe essere una delle ultime occasioni per mettersi in mostra con la maglia della Roma, per il difensore napoletano è invece un'altra occasione per dimostrare che in Italia è uno dei migliori interpreti del suo ruolo. Sarà un duello tra due giocatori molto fisici, entrambi abili nell'anticipo e nel gioco aereo. Borriello è da un po' che non vede così da vicino il campo, e rivederlo proprio al San Paolo sarà per lui sicuramente una spinta in più a fare bene. Cannavaro invece da capitano e da napoletano ci tiene a non fare brutta figura avanti ai suoi tifosi, e a costo di usare anche le maniere forti, farà di tutto per bloccare le iniziative giallorosse.
LUIS ENRIQUE – MAZZARRI: Due allenatori e due filosofie di intendere il calcio che possono essere poste agli antipodi l'una dell'altra. Lo spagnolo che sul modello barceloneta prova ad impostare il proprio gioco sul possesso di palla ed arrivare con tocchi veloci fino in porta, Mazzarri che sul più classico gioco italiano della ripartenza e contropiede ha costruito una squadra capace di colpire in velocità appena le si lascia un po' di spazio. Lucho oggi dovrà preparare bene il gioco dei terzini, ruolo che gli ha creato spesso qualche difficoltà di troppo, perché il Napoli è proprio sulle fasce che spinge di più, e dovrà stare attento a non ripetere gli errori di Udine per non farsi trovare scoperto su qualche lancio lungo. Dall'altra parte il centrocampo azzurro non può permettersi i soliti errori di impostazione perché la Roma attacca spesso e volentieri a pieno organico, e un errore in mediana potrebbe significare inferiorità numerica in difesa.