E' la storia: 216 volte Totti

27.09.2012 08:11 di  Emanuele Melfi  Twitter:    vedi letture
E' la storia: 216 volte Totti
Vocegiallorossa.it
© foto di Andrea Staccioli Insidefoto/Image Sport

Un gol, il primo in campionato, la sera prima del suo compleanno. Una rete che non è come le altre: uno, perché ha sbloccato un match particolare, dove la Sampdoria di Ferrara non lasciava spazi alle giocate della squadra di Zeman; due, perché è storica, permette infatti al capitano giallorosso di raggiungere Meazza e Altafini - a quota 216 - al terzo posto nella classifica dei marcatori della serie A di tutti i tempi. Un traguardo prestigioso se consideriamo che il capitano giallorosso ha voltato le spalle a gente come Baggio, Del Piero, Batistuta, Riva, Inzaghi e Mancini. Veri mostri sacri del calcio Italiano. Davanti a sé ha altri due grandissimi: Nordahl - 225 gol tra Milan e Roma - e Piola, ormai irraggiungibile a quota 274 siglati con le maglie di Pro Vercelli, Lazio, Juventus e Novara. Totti, però, è l'unico dei cinque che si spartiscono il podio ad averli fatti con la maglia della sua vita, quella giallorossa.

Dopo la vittoria per 0-3 a tavolino "conquistata" contro il Cagliari del sempre polemico Cellino, la Roma era chiamata ad una gara di alto livello per riscattare la sconfitta col Bologna maturata all'Olimpico solo undici giorni fa. E Totti ha illuminato il gioco della squadra come spesso gli è capitato in questa stagione, sfoggiando ancora una volta un'invidiabile condizione fisica, rincorrendo gli avversari nella propria trequarti per poi, un minuto dopo, vederlo calciare verso la porta avversaria. Dall'inizio del campionato, sin dalla prima giornata col Catania passando per San Siro fino alla gara con il Bologna, Totti è quasi sempre risultato il migliore in campo, segno evidente che la condizione fisica e mentale vanno ben al di là dell'età anagrafica che, proprio oggi, tocca quota 36. Il boemo gli ha dato ampiamente fiducia, come prevedibile, facendolo giocare già ben 355 minuti, saltando praticamente solo il finale di Roma-Catania, quando fece posto Nico Lopez che poco dopo firmò il pareggio. La squadra fatica, Zeman non riesce ancora a far giocare tutti come vorrebbe, 5 punti in 4 punti - escludendo la vittoria-non vittoria di Cagliari - sono veramente un magro bottino. Una delle poche note positive è da individuare proprio nel capitano, una sicurezza sempre. Sembrano averlo capito anche i tanti giovani talento della rosa, sempre pronti ad affidargli il pallone in situazioni particolari di gioco. Ed è proprio nell'atteggiamento dei compagni di squadra che si evince l'importanza di averlo in campo.

Anche in una situazione di difficoltà i romanisti si godono il loro capitano. Un capitano che è riuscito nell'impresa di farli urlare di gioia per 216 volte solo in campionato. Un capitano Campione d'Italia, un capitano Campione del Mondo, un capitano che più volte si è preso la squadra sulle spalle in momenti molto difficili, un capitano capace di gol straordinari e importanti per la storia di questa società. Un capitano dato più volte come giocatore alla fine di una gloriosa carriera carriera ma che ancora oggi, a 36 anni, riesce ad essere il migliore.

Auguri Francesco!