Anno nuovo, nuovo Perotti
Una della cose che sono balzate agli occhi durante il ritiro di Pinzolo è stata la posizione di Diego Perotti. L’argentino è apparso meno brillante rispetto ai suoi compagni, un po’ sulle gambe, specie i primi giorni, lasciando però sempre spazio a gran gol e acrobazie (la classe è innata). Non più falso nueve, ma esterno sinistro di attacco a formare un tridente esplosivo con Salah e Dzeko. Inizialmente la nuova posizione sulla fascia poteva sembrare di circostanza, vista l’assenza di quell’El Shaarawy che tanto bene ha fatto da gennaio a maggio nella passata stagione. Invece no, Spalletti ha deciso che quello sarà il suo ruolo: “La sua posizione è l’esterno”.
Un dirottamento che lancia Dzeko al ruolo di titolare al centro, che dà alla Roma maggior palleggio e densità viste le prove tattiche con Perotti intento più a entrare verso il centro del campo che attaccare la profondità e che il trequartista centrale sarà Nainggolan. Il gol al volo segnato dal numero otto contro il Terek è un qualcosa di sporadico, una giocata estemporanea in un contesto che ha soddisfatto il mister, ma in evoluzione. Una fascia sinistra tutta nuova: Mario Rui-Perotti, El Shaarawy permettendo. Anno nuovo, nuova Roma, nuovo Perotti.