Amarcord - 2007, l'ottava Coppa Italia
Nuovo appuntamento con il viaggio nel tempo di Vocegiallorossa.it, che ogni mercoledì ripercorrerà eventi accaduti nel passato nella settimana di riferimento. Quest’oggi si torna al maggio del 2007.
Quello di giovedì 17 maggio di quell’anno è un appuntamento con la storia che la Roma non può fallire: al Giuseppe Meazza c’è la finale di ritorno della Coppa Italia, a cui i giallorossi arrivano forti del tennistico 6-2 della gara di andata, con la chance tangibile di tornare ad alzare un trofeo che manca dalla Supercoppa Italiana del 2001. Un vantaggio di 4 gol è superiore anche a quello di 3 ottenuto e poi bruciato mesi prima, sempre a San Siro, nel match di Supercoppa, la festa è a portata di mano e lo sa pure il pubblico nerazzurro, che non riempie l’impianto lasciando spazio all’invasione romanista. Il primo tempo scorre via abbastanza tranquillamente nonostante un gol giustamente annullato a Cruz, ma nel secondo le reti nei primi dieci minuti di Crespo e del numero 9 fanno riaffiorare nella mente dei supporter giallorossi vecchi, terribili ricordi. La situazione potrebbe precipitare quando Doni rischia di consegnare a Recoba la palla del 3-0, ma la strada si fa poi in discesa prima con l’espulsione di Cordoba e poi con il gol, liberatorio, di Simone Perrotta, che corregge un tiro strozzato di Totti e si getta sulle barricate che dividono il campo dal settore ospiti lanciando un urlo di gioia in un cellulare recuperato da un tifoso. E al triplice fischio parte la festa per l’ottava Coppa Italia, in un San Siro svuotatosi dei tifosi dell’Inter in cui viene irradiato l’inno di Antonello Venditti.