Vicenza, Valigi: "Giocare nella Roma del secondo scudetto è stato indimenticabile. Un grande dispiacere andare via dopo un solo anno"

09.05.2020 19:47 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Vicenza, Valigi: "Giocare nella Roma del secondo scudetto è stato indimenticabile. Un grande dispiacere andare via dopo un solo anno"
Vocegiallorossa.it
© foto di Matteo Bursi

Claudio Valigi, vice-allenatore del Vicenza ed ex centrocampista giallorosso Campione d’Italia nella stagione 1982/1983, soprannominato da Liedholm “l’erede di Falcao”, è stato intervistato dalla trasmissione “Bar Forza Lupi”, in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport:

In tanti hanno pensato a te ieri, 8 maggio, anniversario del secondo scudetto della Roma…
“È una piacevole ricorrenza, vincere uno scudetto a Roma dopo tanti anni vuol dire tanto. In questo periodo stiamo vivendo una situazione difficile e questo tipo di ricordi aiutano”.

Quante partite hai giocato in quella partita?
“13 partite in campionato, molte le ho fatte da titolare e per me fu una sorpresa, in quel centrocampo c’era gente come Falcao, Ancelotti e Prohaska. Le rose erano molto ristrette, io ero il primo chiamato a giocare in caso di assenze di uno tra Falcao, Ancelotti e Prohasha. Quell’anno facemmo la preparazione e coloro che erano reduci dal Mondiale del 1982 arrivarono dopo e debuttai subito da titolare in campionato. C’è stato un momento che giocai 3 partite consecutive da titolare, poi giocai anche la partita di ritorno contro la Juventus dove avremmo potuto allungare ma, se vi ricordate, abbiamo perso 2-1 in casa. Sono tutti flash che mi passano in testa, giocare in quella Roma, in quel periodo così bello con Viola presidente, che aveva costruito una società forte, è stato importante”.

Quale partita ricordi con più piacere?
“Ricordo due partite. La prima è l’esordio a Cagliari dove vincemmo 3-1 e feci anche un assist, essere titolare alla prima di campionato per un giovane che veniva dalla Ternana era un fatto importante. L’altra partita che ricordo con piacere è quella contro il Verona di Bagnoli che due anni dopo vinse lo scudetto. Falcao era assente per infortunio, pareggiammo 1-1 ma giocai molto bene, fu una partita combattuta perché il Verona era una squadra molto forte, avevano calciatori che giocavano in tante nazionali tra Briegel e Di Gennaro per citarne qualcuno. La nostra Roma era una squadra creata per il possesso del gioco, Liedholm aveva creato una grande mentalità, era una squadra moderna. Noi, infatti, eravamo una delle poche squadre che giocava con la difesa a 4”.

Liedholm ti chiamava “l’erede di Falcao” ma l’anno dopo sei andato via e ti sei trasferito al Perugia?
“Non lo so perché me ne andai. Io ero in comproprietà con la Ternana, la Roma provò a riscattarmi ma la Ternana voleva fare cassa e tirò un po’ sul prezzo. Comunque la Roma aveva già un certo Giannini che era pronto per giocare, per me fu un grande dispiacere andare via perché speravo di poter rimanere in quel gruppo perché poi avremmo disputato la Coppa dei Campioni. Comunque sono felice di come siano andate le cose, io sono stato uno dei giocatori di quella grande Roma e a distanza anni fa piacere essere ricordato. Porterò sempre con me quella stagione, quella squadra aveva già vinto delle Coppe Italia, era arrivata seconda nella stagione del gol di Turone, era una squadra consolidata”.

L’esordio con il Cagliari?
“All’esordio con il Cagliari giocai a centrocampo con Iorio, eravamo un po’ rimaneggiati ma uscimmo con una bella vittoria, il Cagliari in casa è una squadra che si è sempre fatta valere. Quell’anno non abbiamo vinto tante partite fuori casa ma quella fu una bella partita”.

Oggi sei vice-allenatore del Vicenza…
“La mia ultima squadra da professionista è stata il Mantova e attualmente vivo lì. Ho intrapreso questo tipo di carriera, stando a Mantova ho conosciuto Domenico Di Carlo (tecnico del Vicenza, ndr), c’è stata poi l’opportunità di collaborare con lui come vice-allenatore e sono già sei anni che lavoriamo insieme”.

Lega Pro verso la chiusura definitiva con il Vicenza promosso in B…
“Stanno discutendo, la proposta dei club è stata questa, cioè promuovere le prime dei tre gironi ma bisogna aspettare perché non c’è nulla di ufficiale”.