Ranieri, l'uomo dei derby

22.04.2010 16:00 di  Massimo De Caridi   vedi letture
Ranieri, l'uomo dei derby
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Era dal 2001-2002 che un tecnico della Roma non vinceva entrambi i derby. Quella volta fu Fabio Capello a vincere sia all’andata che al ritorno. I giallorossi, allora con lo scudetto sul petto, si imposero con un roboante 1-5 in casa della Lazio, grazie alle 4 reti di Vincenzo Montella e allo splendido cucchiaio di Francesco Totti. Nell’altro derby capitolino, il risultato fu di 2-0 con gol del solito Marco Delvecchio ed ancora Totti, questa volta di testa, nel finale. Nella sua prima stagione alla guida della Roma, Claudio Ranieri ha vinto entrambe le partite più sentite dai tifosi della capitale in maniera sofferta, 1-0 al 77’ con gol di Marco Cassetti nel primo match e 2-1 con doppietta di Mirko Vucinic in quella di ritorno. I supporters romanisti ricorderanno per molto tempo l’ultimo derby: per l’importanza dell’incontro, in quanto i giallorossi sono tuttora in lotta per il titolo, ma anche per l’impresa di aver rimontato lo svantaggio iniziale. Gran parte del merito di questo successo va al mister di San Saba, che ha avuto il coraggio di sostituire i suoi giocatori simbolo, Francesco Totti e Daniele De Rossi e ha fatto entrare Menez e Taddei, dando maggior equilibrio alla squadra. Già altre volte un cosiddetto “sostituto” cambiò in positivo le sorti della partita della Roma: contro il Siena all’Olimpico la Roma non riusciva a segnare il gol da 3 punti, ci pensò nei minuti finali Okaka su assist di Pit, proprio i cambi voluti dal tecnico.

Anche a Bologna, qualche settimana dopo, le sostituzioni effettuate dal tecnico della Roma avevano portato i loro frutti. In quella partita, la squadra giallorossa era sì in vantaggio per 1-0 ma stava soffrendo il ritorno del Bologna che non ci stava a perdere e l’ingresso in campo di Cerci e Baptista si è poi rivelata una scelta vincente, in quanto il primo è stato l’uomo assist per il gol del secondo e così la Roma ha chiuso la gara con qualche minuto d’anticipo rispetto al fischio finale. Da segnalare però, che in una stagione lunga e nella quale certamente il ruolo di Ranieri è stato ed è determinante nella posizione di vertice che ha attualmente la Roma, qualche errore tattico ma soprattutto di gestione dei cambi, è stato commesso. In particolare, la partita di Cagliari, quando il risultato di 2-0 al 90’ sembrava essere in cassaforte, la sostituzione di Pizarro ha tolto un punto di riferimento ai romanisti e così i sardi hanno potuto attaccare e trovare un insperato pareggio, grazie anche alle ingenuità difensive e alla svista dell’arbitro sul primo gol, viziato da fallo su Cassetti. Una pecca simile è stata commessa nella gara di Napoli: anche qui la Roma conduceva per 2-0 e la sostituzione di Baptista, che stava giocando bene ed era utile nel mantenere la palla lontana dall’area di rigore giallorossa, hanno dato convinzione ad un Napoli motivatissimo. Anche in questa circostanza però, il gol del pari napoletano segnato su calcio di rigore, è stata una generosa concessione del direttore di gara. In questo meraviglioso campionato romanista qualche piccolo sbaglio è più che accettabile, altrimenti la Roma non avrebbe un allenatore ma un marziano..