Nazionale, Mancini: "Momento buio, ma ho fiducia"
(ANSA) - FIRENZE, 07 MAR - ''Quanto è complicato preparare gli spareggi mondiali in questo clima e tenere la testa sul calcio? Noi siamo abbastanza fortunati, il lavoro è uno sfogo, certo è un momento molto buio per tutti, si fatica a credere che siamo nel 2022 e c'è una guerra in cui stanno morendo tanti innocenti''. Lo ha detto il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini oggi a Firenze, per la presentazione in Palazzo Vecchio del progetto vincitore per ristrutturare lo stadio Franchi.''Il Franchi è un pezzo di storia, ma come ha detto il sindaco Nardella credo che si possa rinnovare e fare una bellissima cosa diventando anche un esempio per altre città - ha proseguito Mancini - Ritengo che Firenze abbia fatto benissimo,, un giocatore, un allenatore beneficiano tanto di un bell'impianto e sarà così anche per la Fiorentina e per i suoi appassionati tifosi. A questa città sono molto affezionato il suo pubblico caloroso. A questa città sono molto affezionato, qui ho giocato tanto da avversario e ho vinto il mio primo trofeo da allenatore che è anche l'ultimo conquistato da queste parti''.
Inevitabile un accenno agli imminenti spareggi: ''Come sono gli umori? I ragazzi stanno ancora giocando con i loro club, ci siamo un po' complicati da soli la situazione, però abbiamo le qualità per venirne fuori, la prima gara sarà anche la più difficile, Palermo sa come dare sostegno e carica alla squadra, mi fido dei ragazzi, sono abbstanza tranquillo e ottimisto anche se so che saranno 10 giorni molto difficili, ne avremmo fatto tutti volentieri a meno ma talvolta nel calcio non si riesce a ottenere subito quel che si vuole. Per le convocazioni conterà la condizione fisica, so che non tutti potranno essere al 100% valuterò la settimana prima, ma più o meno il gruppo sarà lo stesso. Balotelli? Non lo so'' ha sorriso il ct, chiudendo con un pensiero sul dramma dell'Ucraina: ''Siamo tutti vicini a quel popolo e penso che anche in Russia ci siano tante persone che questa guerra non l'approvano''. (ANSA).