Empoli, Carli: "Siamo stati fortunati a cedere subito Tonelli e Mario Rui"
Un colpo per l'attacco. Alberto Gilardino all'Empoli, due anni di contratto. Due anni di gol per l'Empoli. "Dovevamo fare qualcosa in attacco, Gilardino ha rescisso con il Palermo e così siamo andati a parlare e abbiamo trovato un ragazzo con qualità morali alte. Così abbiamo fatto un sacrificio, mettere nelle spogliatoio un ragazzo come lui è importante", dice a tuttomercatoweb.com il dg del club toscano, Marcello Carli.
Altri colpi in arrivo?
"Era fondamentale sistemare la difesa, un'idea precisa di Martusciello. Ci siamo riusciti. Pasqual è stato il nostro primo acquisto, dopo la cessione di Mario Rui eravamo scoperti. E dietro Pasqual l'idea è mettere un giovane, così siamo andati su Dimarco. Ora vediamo la situazione di Bittante, se ci saranno delle opportunità le valuteremo. E poi abbiamo preso Tello, un ragazzo di prospettiva che ha fatto vedere cose importanti. E poi abbiamo il trequartista più forte d'Italia: Saponara".
A proposito del trequartista più forte d'Italia: andrà al Bologna?
"Mai sentito il Bologna. Lui deve vivere sereno e allenarsi bene. Poi se arriva un'offerta non chiudiamo le porte. Sappiamo che possiamo anche perderlo".
E lei? Era stato accostato al Milan, proprio con Saponara...
"Vivo la mia professione con serenità. Se dovessi lasciare l'Empoli per cose che magari danno luce ma non ci sono certezze farei fatica. Il mio futuro lo vedo a Empoli. Non sono mai stato uno che bacia la maglia, alla fine dietro queste cose c'è tanta retorica. Sono uno che lavora. E se devo pensare al mio futuro, penso all'Empoli".
Empoli a parte, che mercato è?
"Siamo stati fortunati a fare due operazioni in uscita praticamente dopo la fine del campionato: Tonelli e Mario Rui. Quest'accelerazione ci ha portato a fare determinate cose. Ma il mercato parte ora: la Juve farà ancora qualcosa, il Milan e l'Inter pure. Si muoverà anche il Bologna. Il mercato vero comincia adesso".
Per ora s'è mossa solo la Juventus...
"Parte avvantaggiata. Economicamente è forte, la base è solida. E poi soprattutto quando si muove, la Juventus, arriva. Difficile che uno ci pensi se arriva una chiamata dalla Juventus: la società più organizzata d'Italia".