E ora una Roma da sorpasso
Olimpico ore 20,45. La Roma troverà la Sampdoria. La squadra di Claudio Ranieri sa che deve vincere. L’Inter ieri ha battuto l’Atalanta e sono vietati passi falsi. La squadra di Genova punta ad entrare tra le prime quattro soprattutto dopo che ieri è stata scavalcata al quarto posto dal Palermo.
Stadio Olimpico ancora una volta stracolmo. I blucerchiati hanno la miglior quarta difesa del campionato ma ben 29 sono i gol presi fuori casa. I giallorossi invece vincono da 6 partite e da 24 non perdono ed è l’Olimpico la forza della squadra dove ha conquistato 43 dei 71 punti attuali. Ranieri avverte: «Noi siamo in un buon periodo di forma e affrontiamo una squadra che è in un periodo altrettanto buono. Roma e Sampdoria sono le due sorprese del campionato. Noi siamo primi, loro sono quarti.»
La Sampdoria è squadra attrezzata: come modulo usa il 4-4-1-1 con due esterni ottimi come Semioli e Guberti (in prestito dalla Roma), in attacco Pazzini e Cassano, non due giocatori qualunque.
Ranieri intanto ieri ha difeso Totti dopo le lamentele che sono divampate dopo il derby: «È vero ed è giusto che per Totti e Mourinho siano state usate due pesi e due misure. È giusto perchè un gesto è stato rivolto alle istituzioni, l’altro ai propri tifosi. I tifosi della Sud prima del derby hanno srotolato un enorme striscione che raffigurava un imperatore con i pollici versi e Totti ha semplicemente ripetuto il gesto e lo ha rivolto ai suoi tifosi, l’altro invece era rivolto a tutto il mondo. Io non voglio impicciarmi degli affari altrui, ma quando siamo presi di petto su cose che non dovrebbero esistere ci facciamo sentire». Poi qualche indiscrezione sulla Roma di stasera: «Francesco gradualmente sta tornando al suo livello di forma. Vucinic? Stiamo parlando di un altro campione. Sta bene, si diverte. Le doti di Mirko le conosciamo, ha una qualità tremenda e la sta facendo vedere. E il nuovo Menez? I meriti sono del giocatore che ha qualità e dei compagni che gli sono sempre stati vicini quando io lo riprendevo. Io ho fatto il lavoro che deve fare un allenatore e basta», per Toni si profila la panchina.