Caso Sandri: Spaccarotella condannato a 9 anni e 4 mesi per omicidio volontario

01.12.2010 18:05 di  Emanuele Melfi   vedi letture
Fonte: Gazzetta.it
Caso Sandri: Spaccarotella condannato a 9 anni e 4 mesi per omicidio volontario
Vocegiallorossa.it
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com

Nove anni e quattro mesi di reclusione. Con questa sentenza la Corte d'appello di Firenze ha condannato per omicidio volontario l'agente di Polizia, Luigi Spaccarotella, che l'11 novembre 2007 esplose il colpo di pistola che uccise il tifoso della Lazio, Gabriele Sandri, mentre lasciava in auto (con alcuni amici) l'area di servizio di Badia al Pino. Il secondo grado di giudizio ha quindi ribaltato quello del primo, in cui Spaccarotella era stato condannato a sei anni per omicidio colposo. E' stato così accolta in parte la richiesta dell'accusa, che aveva chiesto 14 anni di carcere. La difesa di Spaccarotella ha annunciato che farà ricorso in Cassazione.

I genitori di Gabriele, Giorgio e Daniela, sono scoppiati in lacrime alla lettura della sentenza di condanna di Spaccarotella. "È una giustizia - ha commentato Giorgio - che era dovuta. A differenza di quanto ho detto dopo il primo grado, la decisione dei giudici di oggi mi fa sentire orgoglioso di essere italiano".

La richiesta di una condanna a 14 anni era stata formulata dal p.g. Aldo Giubilaro che aveva anche spiegato che, comunque, non si sarebbe opposto alla richiesta della difesa di riconoscere una riduzione di un terzo della pena optando per il rito abbreviato. In primo grado Spaccarotella è stato condannato a 6 anni di reclusione per omicidio colposo. In corte d'assise ad affiancare nel ruolo di accusa Aldo Giubilaro c'è anche il pubblico ministero che ha coordinato l'inchiesta, Giuseppe Ledda.

In primo grado Ledda chiese, come oggi, una condanna a 14 anni per omicidio volontario. Argomentando le loro richieste, Giubilaro e Ledda hanno spiegato che al momento dello sparo l'agente non poteva vedere la parte bassa dell'auto e che pur non mirando l'abitacolo la direzione della pistola era quella. Lo sparo - hanno sostenuto - fu volontario e con l'intenzione di fermare la macchina. "Si può dire - ha chiesto retoricamente Giubilaro - che Spaccarotella abbia agito nella ragionevole convinzione di non colpire nessuno?". Fra l'altro, il p.g. ha ricordato la distanza fra Spaccarotella e l'auto su cui viaggiava Sandri, il fatto che la pistola non fosse di precisione. Infine, secondo l'accusa, se anche il proiettile fosse stato deviato dalla rete che divide le due carreggiate autostradali, tale deviazione fu del tutto irrilevante.