Buffon: "La Germania ha fatto grandi progressi. Noi dobbiamo iniziare un nuovo ciclo"
Buffon elogia la nazionale tedesca e getta uno sguardo su quella italiana: «Loro arrivano con le certezze dovute anche agli ultimi risultati ottenuti che sono enormi. Noi siamo un gruppo che si sta ricostruendo, che ha cambiato identità e anche allenatore. È un gruppo tutto nuovo e non abbiamo nulla da perdere, ma ci teniamo a fare un passo avanti e dimostrare che possiamo essere competitivi».
Il primo traguardo della nazionale di Prandelli deve essere la qualificazione agli europei: «Le cose sono andate meglio del previsto, sicuramente è un risultato alla portata di mano e speriamo che le prossime partite possano aiutarci a maturare e a tornare un gruppo».
Buffon dà il benvenuto a Thiago Motta: «Il calcio e il mondo stanno andando avanti in questa maniera. Così come la globalizzazione. Per noi diventa di primaria importanza poter disporre di uno con il suo carisma e la sua qualità. Restando nelle regole, se ne puoi usufruire ben venga».
Poi parla del suo infortunio ormai superato: «Quando stai fuori sette mesi è inevitabile che un pò di dazio al rientro tu lo debba pagare. Ma la cosa che mi premeva di più era ritrovare la condizione fisica ottimale e quella ce l'ho. Nel calcio c'è da stare zitti e parare, più che altro c'è da vincere. Io sono cinque anni che non vinco e mentre nei primi 2-3 mi sono sempre salvato dalle critiche con ottime prestazioni, nell'ultimo anno e mezzo visti anche i risultati di squadra è normale che qualcuno mi abbia messo in discussione».
Buffon vuole restare capitano dell'Italia ancora a lungo: «Se arrivo a cinque Mondiali sarei contento, il sesto me lo devono regalare da terzo portiere giusto per arrivare a sei».