Bavaglio alle radio locali: tutte le reazioni del mondo politico

09.09.2010 18:40 di  Emanuele Melfi   vedi letture
Bavaglio alle radio locali: tutte le reazioni del mondo politico
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Ecco tutte le reazioni del mondo politico al "bavaglio" messo alle emittenti locali riguardo la trasmissione delle radiocronache integrali delle partite.

Renata Polverini (Presidente Regione Lazio):
«È quanto mai opportuno trovare una soluzione perchè le radio private possano continuare a trasmettere la cronaca delle partite di calcio». «Pur nella consapevolezza dei diritti acquisiti dalla Rai per il servizio - continua - non dobbiamo dimenticare che tanti tifosi amano la diretta della propria squadra dalle radio locali e che queste emittenti, piccole o grandi che siano, trovano il loro sostentamento dalla raccolta pubblicitaria che in buona parte deriva anche da quella trasmessa negli intervalli delle partite che hanno un alto share, privarle del diritto di trasmissione significherebbe tagliare una fetta consistente del loro mercato che in tempi di difficoltà come questi non mi sembra nè auspicabile nè opportuno». «Mi auguro - conclude - che il governo insieme alla Lega Calcio voglia valutare con attenzione questo problema e individuare le possibili soluzioni».

Nicola Zingaretti (Presidente della Provincia di Roma):
"Il problema è complesso, perchè ci sono anche degli ambiti contrattuali da rispettare, ma credo che il Governo e la Lega Calcio debbano fare ogni sforzo per trovare una soluzione che permetta alle radio private sportive di continuare a fare il loro lavoro come accadeva negli anni passati. Le dirette delle radio locali degli incontri di calcio, oltre ad essere un servizio fondamentale per la sopravvivenza delle emittenti locali, costituiscono anche una piacevole abitudine per tantissimi tifosi, che da anni seguono sulle frequenze della radio private le partite delle loro squadre del cuore. Bisogna fare in modo che non si perda definitivamente quella dimensione locale del calcio che offre a milioni di appassionati un modo genuino e passionale di rapportarsi a questo sport, senza per questo penalizzare la Rai che ha investito ingenti somme di denaro per vedersi assegnati i diritti in esclusiva. Una soluzione fra questi due legittimi interessi credo possa e debba trovarsi".


Gianni Alemanno (Sindaco di Roma):
In una lettera inviata questa mattina ai sottosegretari all`Informazione Paolo Bonaiuti, allo Sport Rocco Crimi, al presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, al presidente dell`Agcom Corrado Calabrò e al direttore generale della Rai Tv Mauro Masi, Alemanno spiega che "le radio sportive romane svolgono da anni un apprezzato servizio di informazione e di intrattenimento per i tanti tifosi ed appassionati di calcio della Capitale. Impedire le dirette integrali degli incontri concedendo solo finestre di tre minuti ogni quarto d'ora, se è vero che tutela Radio Rai, che si è garantita i diritti in esclusiva, penalizza però nel contempo il vastissimo pubblico delle emittenti locali".

Roberto Buonasorte (La Destra):
«Sono ben lieto che l'appello a levare il bavaglio alle radio private sulla trasmissione delle partite di calcio non sia caduto nel vuoto. A due giorni dal mio grido di allarme, anche il Sindaco Alemanno e il consiglio comunale, si sono resi conto dell'emergenza. Mi auguro - aggiunge Buonasorte - che la lettera di Alemanno ai sottosegretari all'Informazione, Paolo Bonaiuti, e allo Sport, Rocco Crimi, al presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, al presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, e al Direttore generale della Rai Tv, Mauro Masi, non cada nel vuoto». «La trasmissione integrale delle partite da parte delle emittenti locali, è utile socialmente, perchè tiene compagnia agli ipovedenti e a quelli appassionati che a causa dei ristretti budget familiari non possono recarsi allo stadio o acquistare pacchetti televisivi. Le trasmissione della partite, inoltre, è linfa vitale per le emittenti, perchè molto seguite costituiscono un polo d'attrazione pesante per la raccolta pubblicitaria», conclude Buonasorte.