Abete: "Marchisio come De Rossi? Daniele si è scusato"
"Non ho visto la partita con la Svizzera perchè sono andato in Sudafrica. Al di là delle parole di Lippi ci sono le considerazioni del ragazzo che ha chiarito" Così il presidente della Figc Giancarlo Abete parla a Radio Anch'io Lo Sport delle polemiche sul video di Marchisio che durante l'inno avrebbe pronunciato la frase "Roma ladrona".
"C'e' un video poco decifrabile e non è il caso di fare un processo alle intenzioni su una cosa che non risulta esistente.
Dobbiamo partire da dei dati di fatto che al momento non ci sono. Parole De Rossi su tessera del tifoso? Sono due situazioni diverse, De Rossi si è scusato lo stesso giorno perchè la sua dichiarazione poteva essere interpretata in un certo modo e lui, che è stato richiamato dalla Federazione, si è giustificato, ma il problema di Marchisio è inesistente visto che non è chiaro neppure il fatto. Le polemiche nel calcio sono fondamentali però diamo il giusto peso a queste cose".
Abete ha voluto anche rispondere alla polemica innescata dal ministro della Semplificazione legislativa Roberto Calderoli. "Il dibattito che si è aperto sui premi degli azzurri mi sembra un dibattito più di politica in senso stretto che non di politica sportiva. C'è stata grande attenzione soprattutto da parte dei quotidiani politici e non di quelli sportivi. Naturalmente noi siamo in linea con la politica che fa il Coni. Il presidente Petrucci ha ricordato di essere attenti ai costi e su questa linea vogliamo andare avanti. Tutte le risorse che arriveranno ai giocatori arriveranno dai risultati sul campo. Abbiamo dei ricavi e dei costi e anche per il 2006 il saldo si è chiuso in attivo. Gli introiti ottenuti dalla Fifa sono stati superiori ai costi".
Il presidente della Federcalcio ha anche sottolineato che "nel bilancio della Federazione c'è un capitolo dedicato a costi e ricavi di Mondiali ed Europei e in queste sezioni siamo in attivo" e che "le risorse per i giocatori verranno da ricavi connessi al Mondiale".
Abete ha precisato che la Federazione non ha ancora discusso con i calciatori della nazionale l'entità dei premi, ma ancor prima della partenza è già chiaro che gli azzurri intascheranno una ricompensa in denaro soltanto nel caso in cui dovessero chiudere l'avventura ai Mondiali tra le prime tre classificate: "I giocatori non hanno posto il problema, dei premi non se ne è ancora parlato - ha detto Abete - così come non se ne parlò prima degli Europei del 2008. La dirigenza sportiva della Federazione, tra l'altro, è molto attenta alle compatibilità economiche. Io da 22 anni sono in Federazione e in questo periodo non ho percepito neanche una diaria. Noi diamo il buon esempio da sempre".