Sampdoria-Roma 0-1 - Top & Flop
TOP
ER PIÙ - Espressione tipica romana che definisce bene Daniele De Rossi. È al posto giusto nel momento giusto. Un gol pesante, da 3 punti, a cui il controllo al VAR assegna il giusto merito per via della doppia esultanza, la prima dopo la rete, la seconda, al momento della convalida. Prendendo in prestito le parole di Totti su Zaniolo: "Di lui come allenatore, al momento, meno se ne parla e meglio è".
OGGI CHIUSI - Zero. Clean sheet dopo lo 0-3 di Verona dello scorso febbraio. Dopo Gerson, un gol subito da Defrel (altro giocatore di proprietà giallorossa) in pochi giorni, sarebbe stato troppo anche per una squadra che, in questa stagione, in più occasioni se l'è cercata. Dopo la fiducia datagli da Ranieri, Mirante trova anche quella sul campo.
SCELTA - Dzeko, Nzonzi, El Shaarawy, Ünder. Due su quattro Ranieri ha potuto scegliere di mandarli in campo, l'altro cambio è stato forzato visto l'infortunio di Karsdorp. Ingressi offensivi che hanno avuto un buon impatto sulla gara. Una scelta che prima non c'era.
INTENSITÀ - Difendere più bassi lascia più energie, usate prima per il pressing nella metà campo offensiva, per tutto l'arco del match. A pagarne è la manovra di gioco, più essenziale che architettata, anche se la Roma crea molto sulle fasce con Kluivert, Zaniolo e Karsdorp, segno di una condizione fisica, lamento del tecnico, in crescendo.
FLOP
DONNA AL BALCONE - Nella tombola degli infortuni muscolari giallorossi viene estratto il numero 43 (la donna al balcone per la smorfia). A farne le spese è ancora Rick Karsdorp, lasciando a Ranieri l'onere di mandare in campo Jesus, mancino, terzino destro. Con Santon out e Kolarov squalificato, in vista dell'Udinese si tenterà di recuperare Florenzi, altrimenti mancherà un numero per la quaterna difensiva.
DISORDINE - Karsdorp-Manolas-Fazio. Nonostante gli 0 gol subiti la Roma rischia in più di un'occasione per un mancato ordine di marcature o semplicemente una mancata comunicazione tra i calciatori.