Roma-Hellas Verona 1-1 - Top & Flop
TOP
UN NUOVO DE ROSSI – Molte verticalizzazioni ottime sia per le fasce, sia per Dzeko, un assist di tacco per il gol di Nainggolan e non solo. Liberato dalla sua ancora che relegava a un compitino difensivo, un quinto difensore che abbassava la difesa giallorossa piuttosto che un terzo centrocampista, De Rossi gioca una partita a tutto campo fatta di qualità, pressing alto e intensità. Fino a che la condizione fisica regge è la sorpresa più bella della nuova Roma di Spalletti.
PRIMO PER RADJA – Nainggolan alla Perrotta. Questo quello che ha evidenziato la prima dello Spalletti bis. Trequartista centrale dietro l’unica punta riesce a trovare il suo primo gol in stagione su 23 gare dispustate fin qui.
STUDIO TATTICO – Dopo pochi allenamenti non si può pretendere di avere una Roma Spalletti 2.0, ovvio. La cosa positiva è lo studio di nuove situazione, a seconda anche degli avversari, a gara in corso. 4-2-3-1, 3-4-2-1, 4-4-2. Una continua ricerca per trovare una propria identità
COMPATTEZZA D’ATTACCO – Quello che potrebbe essere, sarà la nuova Roma si è visto a sprazzi, soprattutto nel primo tempo. Un gioco fatto di possesso palla per poi verticalizzare all’improvviso, ma un gioco d’attacco collettivo con la squadra che sale, a volte fin troppo, a schiacciare la difesa avversaria e non limitarsi ai lanci lunghi per i contropiedi di Gervinho, Salah.
FLOP
2 SU 9 – I punti ottenuti dall’Hellas Verona contro la Roma. 1-1 all’andata con Garcia, 1-1 al ritorno con Spalletti. La Roma butta 4 punti contro una squadra che molto probabilmente retrocederà in Serie B e che in 20 partite non è riuscita a vincerne 1, segnando 13 gol e subendone ben 32.
ERRORE DI VALUTAZIONE – Quello commesso in primis dal DS Sabatini (accettatto-coadiuvato da Garcia?), oggi nello specifico da Spalletti, su Castan. Il difensore brasiliano non ha ancora recuperato e in questo momento non può scendere ancora in campo in Serie A. “Forse si son fidati troppo di me, chiedo scusa”, il commento a fine gara di Leo.
FINDING DZEKO – Se prima aveva la scusa che vox populi: “Non gli arrivano i palloni buoni perché Garcia lo fa giocare fuori dall’area di rigore”, oggi ha, facendo un rapido calcolo almeno 5 occasioni nitide. Il risultato è però lo stesso. Un attaccante da 189 gol in carriera alla ricerca più che del gol (bastasse una rete per scrollarsi di dosso i problemi mentali, sarebbe un altro Dzeko dopo la striscia di 4 gol consecutivi a novembre), di se stesso.
RIENTRO DAGLI SPOGLIATOI – Il vero blackout la Roma, episodio del calcio di rigore a parte, lo ha di nuovo a inizio secondo tempo. L’Hellas la chiude nella propria metà campo e soltanto un palo prima e Szczesny poi riescono ad evitare il gol del pareggio.