Roma-Chelsea 3-0 - Top & Flop

01.11.2017 23:00 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
Roma-Chelsea 3-0 - Top & Flop
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TOP 

PRIMO POSTO - Il rammarico del 3-3 allo Stamford Bridge si è trasformato certezza della propria forza e gioia al termine dei 90'. Il 3-0 secco al Chelsea è importantissimo in chiave qualificazione. Nel girone C la Roma è PRIMA con il Chelsea a -1 (vantaggio negli scontri diretti) e +5, con 6 punti in palio dall'Altetico Madrid. 

MAGIC MOMENT - Una magia di sinistro contro il Bologna, una magia d'esterno destro contro il Chelsea, bissata da un gol che abbina tecnica e opportunismo da vero bomber. El Shaarawy è il one-man-show del match, siglando i due gol più importanti della sua carriera in giallorosso. 

ROMA A 360° - Quando una squadra subisce pochi gol è merito, oltre che della difesa, della fase difensiva della squadra. In questo il merito è del mister che con un lavoro specifico quotidiano, ruotando di continuo gli intepreti in ogni ruolo, è riuscito a compattare, nel senso stretto del termine, la squadra. Il Chelsea non è il Torino, il Crotone o il Bologna, e ovviamente ha tirato di più verso la porta di Alisson, ma, eccezion fatta per l'occasione di Morata nel primo tempo, tutti tiri sporchi dalla distanza. Quarto clean-sheet consecutivo 360' in cui la porta giallorossa è rimasta inviolata. Sommati i 15' di Chelsea-Roma, dal gol di Hazard del 3-3 al 75' si arriva a 365' d'imbattibilità per il portierone brasiliano. 

FINALMENTE IL COLPO DEL K.O - Ci aveva provato contro l'Inter: palo. Ci aveva provato contro il Chelsea a Londra: di poco fuori. L'azione è sempre la stessa, con Perotti che si accentra da sinistra e calcia dalla distanza. Questa volta tiene basso il pallone e beffa sul primo palo l'estremo difensore dei Blues, nel momento in cui un gol giallorosso avrebbe messo al tappeto le residue speranze di una squadra poco convinta della rimonta. 

VOGLIA DI VINCERE - Quella messa in campo da tutti, soprattutto da chi magari si è notato meno in un match che risplende della luce emanata dalle magie di El Shaarawy e Perotti. Parliamo di Florenzi che ha dato oltre il 100%, chiedendo più volte il cambio a Di Francesco, segnalandogli di essere cotto. Il mister lo guardava e gli chiedeva altri 5 minuti, diventati almeno 15'. Parliamo di Edin Dzeko che da solo ha lottato come un leone tra David Luiz, Cahill e Rüdiger. Il numero 9 non ha trovato la via del gol, ma ha servito, con la guancia l'assist sul primo gol, e lavorato benissimo, di potenza nell'azione dove Perotti sbaglia il 4-0. Parliamo di Juan Jesus che nel primo tempo si è immolato in un paio di scivolate a contrastare Morata & Co. Di Daniele De Rossi, Strootman tatticamente perfetti, caratterialmente gli uomini giusti per gestire il risultato. Parliamo di mister Di Francesco, pronto a guidare dalla panchina la difesa, muovendosi in avanti insieme alla retroguardia giallorossa, o a risultato acquisito, prendersela con El Shaarawy, reo, dopo aver siglato una doppietta, di non aver più la forza di tornare in difesa. 

LA SOCIETÀ DEI MAGNACCIONI - Nella stagione giallorossa mancava ancora una cosa: una vittoria di prestigio all'Olimpico. Le uniche due sconfitta, in maniera rocambolesca e non meritata contro Inter (soprattutto) e Napoli, erano avvenute proprio sotto gli occhi dei tifosi giallorossi. Questa volta i 55.036 spettatori hanno spinto la squadra a una vittorie che si ricorderà a lungo nella storia della Champions del club e a fine gara tutti insieme a cantare, liberandosi della tensione accumulata durante i 90', la società dei magnaccioni. 

RÜDIGER CUORE GIALLOROSSO - Non si sa perché si sia scansato in occasione del secondo gol. Ma giocare contro la Roma per il tedesco non sarà stato facile, anzi, il suo cuore giallorosso, lo ha fatto essere, in alcune circostanze, l'uomo in più per la squadra di Di Francesco. 

 

FLOP 

Dopo un 3-0 del genere, essere primi in classifica nel girone C con Chelsea e Atletico Madrid, essere ancora imbattuti in Europa, una prestazione del genere, un pubblico che non si vedeva così da tempo... che flop vuoi trovare.