Scacco Matto - Roma-Sampdoria 2-1
Terza vittoria consecutiva per la Roma, che batte anche la Sampdoria all’Olimpico per 2-1.
LE SCELTE - Dopo averne fatto a meno per necessità, Luciano Spalletti esclude Edin Dzeko per scelta: nel 3-5-2 della distinta ufficiale gli attaccanti sono Mohamed Salah e Diego Perotti, con Maicon ed El Shaarawy sui due esterni e Florenzi intermedio di centrocampo. Con Moisander vittima di un problema muscolare nell’immediato prepartita, Montella mantiene il 3-4-2-1 scalando Cassani nei tre di difesa: Soriano e Correa agiscono alle spalle di Luis Muriel.
LA PARTITA - Come spesso accaduto, i giallorossi non rispettano lo schieramento annunciato: volendo incastonare i giocatori in un modulo, la squadra di Spalletti si schiera con un 4-3-3 che tende al 4-3-1-2 grazie a Diego Perotti, che arretra in posizione di trequartista permettendo a Salah ed El Shaarawy di stringere, analogamente a quanto successo a Reggio Emilia. Il lato preferito dalla Roma è quello destro, con Maicon che già da inizio azione di spinge anche oltre la linea dei centrocampisti: in casi simili, a prendere il suo posto in fase di impostazione è Seydou Keita, che garantisce la superiorità numerica in questa fase di gioco. Dall’altra parte, El Shaarawy prova ad accentrarsi quando ha il pallone e taglia quando non ne è in possesso, per favorire eventuali inserimenti, mentre Zukanovic resta basso per non far perdere equilibrio alla squadra. Tuttavia, le ripartenze dei blucerchiati affidate a Muriel mandano in difficoltà il bosniaco, che al 34’ viene ammonito: Spalletti decide dunque di cambiare modulo, spostando Florenzi esterno sinistro del centrocampo a 4 davanti a una vera linea a 3. Proprio all’ultimo secondo del primo tempo, la Roma trova il vantaggio con una transizione gestita perfettamente, anche grazie alla sovrapposizione di Maicon che libera al tiro El Shaarawy, con Florenzi pronto a ribadire di testa in rete: il gol arriva dopo una seconda parte di primo tempo un po’ pigra, con un ritmo troppo basso che aveva favorito l’opposizione della Samporia, anche pericolosa con un paio di ripartenze.
I CAMBI - Le difficoltà del bosniaco non sfuggono a Spalletti che lo lascia nello spoglatoio nell’intervallo, sostituendolo con Lucas Digne e passando a un 4-3-3 più strutturato, con Pjanic e Florenzi intermedi. Il gol in apertura di secondo tempo di Diego Perotti, frutto di un’azione favorita da una proiezione offensiva di Florenzi sembrerebbe mettere in discesa la gara della Roma, che con un po’ di cattiva sorte subisce il gol del 2-1 che riapre il match. Nel frattempo Montella ha già inserito Quagliarella per Muriel, dando fisicità al reparto offensivo e sbilanciando i suoi in avanti. All’ora di gioco esce Maicon: al suo posto entra Edin Dzeko, con Florenzi che retrocede in terza linea e i giallorossi che si schierano con un 4-2-3-1 sbilanciatissimo. Dietro al bosniaco agiscono infatti Salah, Perotti ed El Shaarawy, in campo dall’inizio, e i due mediani sono Miralem Pjanic e Seydou Keita, non certo due bulldozer del centrocampo. La squadra finisce per spezzarsi in due blocchi e Montella inserisce prima Alvarez e poi Cassano per sfruttare la voragine che si crea tra le linee, esponendosi a fisiologiche ripartenze che la Roma non sfrutta. Spalletti ha ancora un cambio a disposizione, ma non inserisce Vainqueur: al posto di El Shaarawy entra Iago Falque e l’assetto resta lo stesso, con il brivido finale della traversa colpita da Cassani.
LA CHIAVE - I giallorossi sono stati bravi a sfruttare le occasioni capitate loro nel peggior momento della prima parte di gara: solo la prima mezz’ora può essere considerata all’altezza della situazione, dopodiché il ritmo è pericolosamente sceso e finito sotto al livello di guardia nel secondo tempo.