Scacco Matto - Roma-Juventus 5-6 d.t.r., giallorossi un po' imballati nell'ultima negli States

I tanti carichi di lavoro hanno pesato su una Roma che comunque, grazie alle sostituzioni, è riuscita a portare a casa il pareggio nei 90’ contro la Juventus, prima della sconfitta ai tiri di rigore. Soprattutto nel primo tempo, i giallorossi hanno manovrato con un ritmo troppo basso, finendo per essere letti dai bianconeri con discreta facilità; nel secondo si è vista invece un po’ di brillantezza in più grazie alle sostituzioni. Nel match di Foxborough si è visto anche qualche meccanismo da segnare sul taccuino dell’estate.

SOS DEFREL - Nel 4-3-3 è fondamentale che gli esterni d’attacco aiutino i terzini di riferimento, per evitare che quest’ultimi vengano presi nell’uno contro uno: Grégoire Defrel ha dimostrato di avere questa attitudine, che con un laterale molto offensivo come Bruno Peres sarà fondamentale anche nel futuro esterno destro titolare. Anche Cengiz Ünder ha dimostrato di avere la testa per dare una mano anche dietro.

 

 

 

ALA KEVIN - I due intermedi di centrocampo hanno giocato a piede corrispondente e questo ha fatto sì che sul lato di Perotti, sempre pronto a svariare su tutto il fronte, giocasse Strootman: l’olandese, in realtà, ha preferito aprirsi per fornire ampiezza, un po’ come successo con il Tottenham, e favorire le combinazioni con Kolarov, che si è però perso dopo un discreto inizio, un po’ come tutti i suoi compagni, pur servendo l’assist a Džeko per l’1-1. Scelta opposta rispetto a quando da quel lato gioca Nainggolan, pronto a buttarsi dentro verticalmente.

RICONQUISTA - Nonostante il poco ossigeno e i muscoli appesantiti, si è continuata a vedere la ricerca della riconquista del pallone in alto, più accentuata nel secondo tempo con più energia e dinamismo nelle gambe. Da vedere con quanta costanza questa attitudine si riproporrà anche a stagione inoltrata.