Scacco Matto - Roma-Astra Giurgiu 4-0, l'arma Totti colpisce nel segno
Terzo 4-0 casalingo stagionale per la Roma: la vittima stavolta è l’Astra Giurgiu, nella seconda giornata della fase a gironi di Europa League.
LE SCELTE - Rotazioni, ma non troppo, per Luciano Spalletti, che, come affermato in conferenza stampa, si aspetta una gara bloccata e sceglie una formazione decisamente offensiva. Davanti ad Alisson, Bruno Peres riconquista la sua fascia di competenza, con Kostas Manōlas e Federico Fazio al centro e Juan Jesus riproposto a sinistra, come nella partita di Plzen. La mediana è composta da Leandro Paredes e Kevin Strootman, mentre la novità è tutta in attacco: con Francesco Totti trequartista e Mohamed Salah, Diego Perotti e Juan Manuel Iturbe davanti. Sumudica opta per il 4-2-3-1 e per Denis Aalibec, con Daniel Niculae che parte dalla panchina, così come Constantin Budescu con Takayuki Seto nel ruolo di trequartista, in mezzo a Filipe Texeira e Viorel Nicoara.
LA PARTITA - Il 4-4-1-1 difensivo dell’Astra Giurgiu non fatica a diventare 5-4-1 grazie alla scalata centrale di Cristian Sapunaru, che gioca, di fatto, da quinto difensore centrale. È dunque la Roma a fare la partita, non proponendo chissà quali situzioni creative ma cercando di aggirare il muro sulle fasce laterali, in particolar modo quella destra, come naturale conseguenza della scelta dei terzini. Francesco Totti è il faro della manovra, il Capitano gode di una inspiegabile libertà tra le linee e genera continui flussi di gioco servendo a ripetizione palloni a Bruno Peres e Salah, però imprecisi o privi di idee per concretizzare quanto proposto dal numero dieci. La presenza costante della Roma nella metà campo dell’Astra Giurgiu si concretizza però solamente in due calci piazzati, concretizzati da Kevin Strootman e Federico Fazio, che consegnano ai giallorossi il doppio vantaggio alla fine del primo tempo.
I CAMBI - Nella ripresa l’Astra inserisce Florin Lovin per Boubacar Mansaly, ma l’autogol di Fabricio e il gol di Salah, su assist di Totti, la fanno uscire dalla partita in modo definitivo. L’egiziano è il primo a lasciare il campo nella Roma, lasciando spazio a Radja Nainggolan, che gioca praticamente accanto a Totti; Șumudică risponde inserendo due dei suoi migliori, rimasti in panchina, vale a dire Constantin Budescu e Ian Niculae per Viorel Nicoară e Vlatko Lazic, mosse con spirito decisamente opposto a quello di Spalletti, che opera altre due sostituzioni conservative. Escono infatti Bruno Peres, sostituito da Alessandro Florenzi, e Kevin Strootman, al posto di cui entra Gerson, che nonostante i 20 minuti e una partita in discesa a disposizione non riesce a incidere nel match.
LA CHIAVE - Spalletti ha puntato su una squadra offensiva e sulla qualità di Francesco Totti, ottenendo solo risposte positive, al di là del livello tecnico non eccelso dell’Astra Giurgiu, e la conferma che contro squadre di rango inferiore non sembra essere un problema andare a segno. Bisognerà attendere sfide più probanti, come quella di domenica con l’Inter, per verificare la presenza di miglioramenti anche in contesti più complessi.