Sassuolo, Raspadori: "Assomiglio un po' ad Aguero. Mai pensato di andare via"

10.09.2021 09:36 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Sassuolo, Raspadori: "Assomiglio un po' ad Aguero. Mai pensato di andare via"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Giacomo Raspadori, attaccante del Sassuolo che domenica sera affronterà la Roma, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Ci aiuta a dire a chi assomiglia Raspadori?
«Per fisico, tecnica e stile di gioco forse ad Aguero. Uno di quelli che ho studiato di più assieme a Tevez, Di Natale e anche Paolo Rossi, guardando le sue partite con papà. Ma chi mi ha rubato gli occhi più di tutti è Eto’o, generoso come pochi: quando un attaccante diventa un punto di riferimento per la squadra».

Forse il riassunto migliore resta quella di De Zerbi: "Raspadori è un po’ un 9 e un po’ un 10". Gliene proponiamo uno noi: Raspadori 9 come Vialli e 10 come Mancini.
«Ci può stare: mi piace come sintesi e mi ci vedo. Ma soprattutto: non sarebbe male... E l’abbraccio sincero, vero, che mi ha dato Vialli subito prima di Italia-Lituania mi ha scaldato il cuore. E lo porterò sempre con me».

Ma davvero Raspadori deve diventare più “cattivo”?
«Credo di essere sempre stato abbastanza malizioso in campo e me lo dicevano anche. Magari non sempre si vede, sicuramente questa qualità mi è mancata un po’ all’inizio: ma furbo lo diventi solo con il tempo, la continuità nell’affrontare gente più forte e grande di te».

E davvero è molto più facile che lei segni un gol bello che “sporco”?
«Il gol buono alla Lituania mi è sembrato abbastanza sporco, no? Sicuramente un gol da nove».

Restare a Sassuolo è stata una sua scelta o una scelta del club?
«Mai pensato di andare via, mai avuti dubbi: per il mio percorso, in questo momento, penso sia la cosa migliore. Mi sono appena affacciato sul calcio dei grandi: la cosa più importante è stare in campo il più possibile. E poi sento molto il ruolo di ambasciatore di “Generazione S”, il rappresentare questo progetto: sono qui da quando avevo 10 anni, sono cresciuto assieme alla società, credo nel migliorare avendo dei valori alle spalle. E in questo spero di essere ispirazione per tanti ragazzi».