Un trequartista in più

21.01.2019 23:15 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Un trequartista in più
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

C’era una volta il terzino. O meglio, c’è ancora, perché è piena l’Italia (e l’Europa) di laterali difensivi nell’accezione più comune, ma si diffonde sempre più una nuova idea di esterno basso, ancora diversa dalle versioni offensive del ruolo forti fisicamente, dotate di progressione e pronte a sovrapporsi per andare al cross. Tutte caratteristiche proprie di Rick Karsdorp, che, però, contro il Torino ha fatto vedere di essere - a livello offensivo - ancora uno step oltre. Ai tempi di Maicon, ma anche in momenti più recenti grazie ad Aleksandar Kolarov, si è spesso parlato di “terzino regista”, mischiando la posizione in campo con un compito che, in realtà, può essere proprio di qualsiasi dei 10 giocatori di movimento. Con l’olandese, la Roma sembra aver trovato invece un “terzino trequartista”, un laterale di difesa con piedi in grado di giocare il pallone con grande qualità, come accaduto nel caso del rigore guadagnato da El Shaarawy contro il Torino: un tocco di esterno, dopo aver saltato un uomo, guadagnando il centro dal lato meno indicato per farlo, in corsa con la forza giusta e nel piccolo spazio tra i centrali granata dove il Faraone si era infilato.

Una giocata, appunto, da numero 10, che, finalmente, porta alla luce le capacità di Karsdorp in fase offensiva, sulla scia di calciatori che da questo punto di vista hanno già dimostrato tanto - come Joao Cancelo, per esempio, forse il capostipite di questa categoria di giocatori in questo momento storico - ma che l’ex Feyenoord potrebbe cominciare ad avvicinare se riuscisse a giocare con continuità: anche contro il Torino, il numero 2 ha accusato molto a livello fisico nella seconda parte, segnale che da migliorare sul piano atletico (ma anche, ovviamente, su quello difensivo) c’è ancora parecchio. La sua fortuna, come quella di Di Francesco, è che la gara contro l’Atalanta dista 8 giorni dalla precedente: una chance in più di inanellare la terza presenza consecutiva dal primo minuto, impresa mai riuscita nell’anno e mezzo di permanenza in giallorosso.