LA VOCE DELLA SERA - Bojan: "A Roma ho ritrovato il sorriso". Del Piero: "Totti una soluzione, non un problema". Accordo trovato tra Lega Serie A e AIC. Sabatini prima, Luis Enrique poi a colloquio con il capitano
COLLOQUIO TOTTI-LUIS ENRIQUE – Lunga chiacchierata tra Luis Enrique, tecnico della Roma, e Francesco Totti, capitano e uomo simbolo dei giallorossi, in merito al cosiddetto “Caso Totti” scoppiato in questo periodo. Il tutto è avvenuto per 5 minuti mentre il resto del gruppo si allenava sul campo centrale di Trigoria.
TOTTI-SABATINI – Presunto colloquio avvenuto, prima dell’allenamento pomeridiano di Trigoria, tra Francesco Totti, capitano e bandiera della Roma, e Walter Sabatini, DS giallorosso, a quanto riportato dall’emittente radiofonica romana Rete Sport.
A quanto emerso Totti non avrebbe intenzione di indire una conferenza stampa per chiarire la sua posizione sul caso mediatico creatosi attorno a lui.
TRIGORIA – Durante la sessione pomeridiana di allenamento erano moltissimi gli assenti tra le fila giallorosse. Si pensi a i Nazionali Borini (Italia Under 21), De Rossi (Italia), Pjanic (Bosnia-Erzegovina), Burdisso (Argentina), Stekelenburg (Olanda), Viviani (Italia Under 20), Caprari (Italia Under 19) e Verre (in precedenza Italia Under 19 poi per motivi personali) e agli infortunati Cicinho e Lamela. Totti è stato provato titolare, mentre da segnalare un gran gol di Borriello.
DEL PIERO SU TOTTI – Alessandro Del Piero attraverso le pagine de La Gazzetta dello Sport, ha parlato del capitano della Roma, ed ex compagno di Nazionale, Francesco Totti prendendo una posizione netta in favore del numero 10 giallorosso: “…Per quello che ha fatto e rappresenta, Totti gode naturalmente di un'attenzione particolare. Comunque Francesco è una soluzione, non un problema”.
TOTTI COME RAUL – Arancha Rodriguez, giornalista spagnola e corrispondente per Sky Sport, ha affermato a ForzaRoma.info “Totti sta alla Roma come Raul stava al Real”. Prosegue poi nella sua intervista asserendo come Totti sia senza dubbio il calciatore più importante della storia della Roma nonché della storia del calcio moderno: “Totti è uno dei più grandi fuoriclasse degli ultimi 30 anni e, senza timore di smentita, si può dire che nell’ultimo ventennio Roma, intesa come squadra, abbia avuto in Totti il suo simbolo più luminoso”. Inoltre, spende anche due parole sulla gestione del numero 10 giallorosso fatta da dal tecnico spagnolo ex Barcellon B: “Luis Enrique, a mio modesto avviso, ha sbagliato nella gestione iniziale di Totti. Avrebbe fatto meglio a fargli giocare tutte e due le partite con lo Slovan dall’inizio, per valutare al meglio il suo stato di forma così da poterlo mettere in panchina nelle prossime partite senza problemi, in caso di scarso rendimento. Lucho ha peccato solo d’inesperienza, ma ha voluto far capire alla squadra che per lui sono tutti uguali; Totti compreso”.
SIR ALEX FERGUSON – Premiato nella sala Ennio Morricone dell’Università degli Studi di Roma TorVergata con il premio “Etica nello Sport”, Sir Alex Ferguson, manager del Manchester United ha così risposto alle domande su Francesco Totti rivoltegli a fine conferenza: “ Conosco Totti, è un ottimo giocatore”.
A testimonianza che il talento di Porta Metronia non ha confini, qualora ci fosse bisogno di sottolinearlo.
LEGA SERIE A – AIC: ACCORDO TROVATO – E’ stato trovato l’accordo tra il Presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, ed il Presidente dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori), Damiano Tommasi, per la firma del contratto collettivo dei calciatori.
La Serie A inizierà ufficialmente dopo l’anticipo di Venerdì 9 Settembre tra Lazio e Milan, dopo che era stata saltata la prima giornata per via dello sciopero.
BOJAN - "Qui a Roma sto ritrovando il sorriso, non sono affatto pentito di aver lasciato il Barcellona, dove comunque mi sono sempre trovato benissimo. Nella Capitale mi sto dando da fare per farmi spazio in squadra, ho voglia di giocare. Luis Enrique? Sta cercando di portare avanti questa rivoluzione, è un allenatore chiave per me. Sta portando un nuovo tipo di mentalità, ma è difficile con gli italiani, che non sono abituati alla mentalità vincente che c'è a Barcellona". Queste le parole del giocatore a Radio Catanunya.