La Roma in Nazionale: Ecuador-Argentina 1-1, ancora panchina per Lamela
Nel 14° turno della zona Conmebol, si conclude in parità il match tra le due squadre in testa al gruppo di qualificazione sudamericano. Ecuador e Argentina chiudono sull’1-1 allo stadio “Olímpico Atahualpa” di Quito: per la nazionale guidata da Rueda sono i primi punti persi in gare casalinghe dopo sei affermazioni consecutive. Nell’Albiceleste ancora panchina per Erik Lamela, che ora avrà l’ultima chance venerdì prossimo nell’amichevole contro il Guatemala.
Prima frazione di gioco tutta di marca ecuadoriana, aiutata dall’atteggiamento tutt’altro che aggressivo dell’Argentina. Sabella infatti rischiera il 5-3-2 di stampo difensivo visto in Bolivia, permettendo alla squadra di Rueda di prendere fin da subito il controllo del gioco. Ma dopo quattro minuti è l’Albiceleste a passare: Di María avanza indisturbato fino ai 25 metri per poi calciare di potenza verso la porta di Domínguez. E’ maldestro l’intervento del portiere dei padroni di casa, la palla è respinta frontalmente e Palacio ne approfitta per ritrovarsi a tu per tu con l’estremo difensore ecuadoriano. Il giocatore dell’Inter viene atterrato da Domínguez e l’arbitro Cáceres concede il rigore, che Agüero non fallisce. Da questo momento sarà solo Ecuador: è soprattutto il mismatch Montero-Peruzzi a dare problemi alla difesa argentina. L’esterno del Morelia salta con continuità il suo diretto avversario, creando superiorità numerica sulla fascia sinistra. Ed è proprio da un suo spunto che nasce il gol del pareggio: fallo subito e conseguente calcio piazzato dal quale Castillo, approfittando di un errore in marcatura di Fernández, ottiene il colpo di testa che vale l’1-1. Dominio territoriale dell’Ecuador fino al termine del primo tempo, mentre nell’Argentina è Di María il più attivo: due le conclusioni dalla distanza tentate dal Flaco, nessun problema per Domínguez.
Nella ripresa il leitmotiv della partita non cambia. L’Ecuador si rende subito minaccioso con Montero e Caicedo. La pressione sulla squadra ospite diminuisce all’ingresso di Messi, abile nel creare due occasioni in contropiede tra il 78’ e l’83’: in entrambi le circostanze le conclusioni terminano fuori dallo specchio della porta. Finale nervoso: Mascherano viene espulso a sorpresa dall’arbitro dopo essere uscito in barella dal campo, scatenando la reazione del calciatore in forza al Barcellona. Parapiglia tra le due panchine per cinque minuti, poi si torna a giocare l’ultima parte del match. E’ di Guagua, sugli sviluppo di un corner, l’ultimo sforzo offensivo de La Tricolor. Per gli uomini di Sabella qualificazione aritmetica rimandata.
ECUADOR (4-4-2): Domínguez; Paredes (70’ Ibarra), Guagua, Erazo, Ayoví; Valencia, Noboa (69’ Saritama), Castillo, Montero; Caicedo, Rojas (88’ Anangonó).
A disp.: Banguera, Lemos, Achilier, Bone, Bagüí, Colón, Quiñónez, De Jesús.
All.: Reinaldo Rueda.
ARGENTINA (5-3-2): ): Romero; Peruzzi, Garay, Fernández F., Basanta, Rojo; Mascherano, Banega (76’ Biglia), Di María; Agüero (61’ Messi), Palacio (88’ Braña).
A disp.: Andújar, Orión, Campagnaro, Coloccini, Rodríguez, Guiñazú, Fernández A., Lamela, Lavezzi.
All.: Alejandro Sabella
Arbitro: Enrique Cáceres (PAR).
Assistenti: Rodney Aquino (PAR) – Dario Gaona (PAR).
IV Ufficiale: Julio César Quintana (PAR).
Marcatori: 17’ Castillo (E); 4’ Agüero (A, rigore).
Ammoniti: 3’ Domínguez, 59’ Caicedo, 91’ Saritama (E); 57’ Di María, 59’ Fernández, 68’ Garay, 93’ Basanta (A);
Espulso: 86’ Mascherano.
Recupero: 0, 8.