Statuto: "A Roma non si riesce mai a fare un programma a lungo termine"

27.04.2017 20:06 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb.com
Statuto: "A Roma non si riesce mai a fare un programma a lungo termine"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Il futuro della Roma visto da Francesco Statuto, ex centrocampista giallorosso e attuale tecnico della rappresentativa Under 18 di serie D. Dalla questione allenatore fino alle mosse di mercato. "Siamo alle solite - dice a tuttomercatoweb.com - non si fa mai un programma serio a Roma e si mette sempre in discussione l'allenatore. Il lavoro di Spalletti difficilmente potrà essere uguagliato da un altro tecnico. Non si riesce a fare un programma a lungo termine".

Se dovesse però partire Spalletti quale sarebbe il suo tecnico preferito?
"Spero che riescano a convincerlo a restare e a mettersi d'accordo sul futuro. Non so come stanno le cose nei dettagli ma mi auguro che il rapporto continui. Se poi Spalletti dovesse partire, a Roma serve un allenatore esperto e resterei in Italia. E spero nel mio amico Di Francesco che ha dimostrato di saper cogliere ottimi risultati".

Di Francesco che però pare sulla strada di Firenze...
"Spero per lui che faccia la scelta migliore. E preparato e farà ancora bene. Sia Roma che Firenze sono comunque due piazze calde, ma credo che sia pronto".

Da ex centrocampista, la Roma dovrà far di tutto per tenere Paredes?
"Dipende se c'è l'interesse di entrambe le parti. Certo che farebbe bene a tenerlo. Se parte anche lui non saprei dove la Roma potrebbe trovarne uno bravo come l'argentino. Florenzi secondo me è stato snaturato ma sarebbe un ottimo centrocampista. È chiaro che dopo l'infortunio servirà un po' di tempo per rivederlo sui suoi livelli".

Chiusura su Manolas, destinato a partire...
"Peccato, è un ottimo giocatore. Nel nostro campionato la Juve la fa da padrona e ha anche una disponibilità economica che non è la stessa della Roma: i giallorossi ogni tanto devono vendere qualche giocatore ma dover ricostruire ogni anno la squadra non è semplice né per il tecnico nè per la società..."